CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

La maggioranza fa crac: no al progetto. Salta il finanziamento della Regione

Tre franchi tiratori affossano il piano del castello: Caprese Michelangelo perde così 500mila euro. Il sindaco Brogialdi non ha dubbi: "Danno economico e anche mancato rispetto delle istituzioni".

Il sindaco Marida Brogialdi con il suo vice, Paolo Acquisti (al centro) che con Gabriele Fiori ha votato contro il progetto

Il sindaco Marida Brogialdi con il suo vice, Paolo Acquisti (al centro) che con Gabriele Fiori ha votato contro il progetto

di Claudio Roselli

Spuntano tre "franchi tiratori" e a salta l’accordo preliminare con la Regione Toscana per il recupero delle mura e per la realizzazione dell’ascensore fino al castello (la parte storica e più alta del paese, dove si trova anche la casa natale del grande artista rinascimentale), allo scopo di migliorare l’accessibilità, soprattutto a chi ne ha più bisogno. Un’operazione da 500mila euro di contributo straordinario che avrebbe stanziato l’amministrazione regionale e che invece è andata in fumo nel corso dell’ultima seduta consiliare; al momento della votazione della ratifica dell’accordo di programma regionale i presenti in aula erano 9 consiglieri su 10, più il sindaco. Assente il solo Alessandro Vattimo della minoranza, hanno votato contro gli altri due, Ginevra Dinelli e Francesco Meazzini, ai quali si sono aggiunti i tre "no" (che si sono rivelati determinanti) di esponenti della maggioranza: Giuseppe Castiglia, Gabriele Fiori e Paolo Acquisti, con quest’ultimo che ricopre il ruolo di vicesindaco, mentre Fiori è stato assessore fino allo scorso novembre.

In base al regolamento, quando vige la parità (in questo caso, la situazione è stata di 5 a 5) pesa di più la posizione contraria e di conseguenza l’atto non è passato per la mancanza del cosiddetto "quorum funzionale". Perché i tre hanno stoppato il percorso? A quanto risulta, vi sarebbero stati oneri finanziari anche per il Comune, che avrebbe dovuto impiegare una somma ingente (intorno ai 300mila euro), più mettere i soldi anche per le indagini geologiche e il progetto; a quel punto, sarebbe stato garantito il mezzo milione della Regione. La soluzione iniziale, che prevedeva un impianto di sollevamento esterno, aveva infatti già ricevuto un parere negativo – seppur verbale – da parte della Soprintendenza, per incompatibilità con il contesto paesaggistico della rocca.

"Oltre al grave danno economico – ha commentato il sindaco Marida Brogialdi – ritengo che vi sia stato anche un mancato rispetto delle istituzioni. Il diniego a procedere, senza una motivazione fondata, ha interrotto un dialogo proficuo con gli organi regionali, in particolare con il presidente Eugenio Giani e con il consiglio regionale. Coloro che hanno fatto questa scelta politica dovranno rispondere pubblicamente ai cittadini di Caprese, che ha perso a mio avviso un’occasione importante". All’interno della maggioranza c’è senza dubbio fermento: "Parleremo dopo il confronto interno che c’è stato fra di noi, quindi al momento riteniamo di non dover rilasciare dichiarazioni", ci è stato riferito. Per la cronaca, l’incontro è stato fissato per la serata di ieri. Di certo, se la maggioranza trasversale (85,19% dei consensi due anni fa) si spacca in una questione di importanza senza dubbio primaria, vuol dire che quantomeno gli scricchiolii non mancano.