
La vittima. cinquantenne Vanessa Bonatti, ex pallavolista di Castelfranco
CASTELFRANCO
Una condanna (a 4 anni e 8 mesi) divenuta inappellabile quella di un 57enne nato a Figline, che il 29 aprile del 2023, a Vaggio, guidando ubriaco la sua Opel Meriva, investì e uccise, e si diede poi alla fuga, la cinquantenne Vanessa Bonatti, ex pallavolista che, assieme al compagno, stava rientrando nella propria residenza dopo una passeggiata con il cane.
La Cassazione ha infatti rigettato il ricorso della difesa dell’imputato. I legali chiedevano che venisse esclusa l’aggravante della fuga perché l’automobilista ha sostenuto che non si accorse dell’investimento "perché in quel momento si era abbassato per recuperare una bottiglietta d’acqua che era caduta sul tappettino anteriore".
"Detta versione - dicono i giudici - è stata già pienamente sconfessata" con una motivazione "assolutamente lineare".
"Anche la motivazione sul trattamento sanzionatorio - prosegue la Suprema Corte - appare del tutto congrua, avendo la Corte territoriale correttamente posto in rilievo le modalità della condotta, particolarmente grave per la velocità assolutamente non adeguata che aveva comportato l’invasione del marciapiede ed il comportamento antecedente al sinistro come descritto dai testi".
Fu un episodio che sconvolse la piccola frazione valdarnese del comune aretino di Castelfranco Piandiscò in un sabato che sembrava come tanti altri.
La Bonatti stava facendo una passeggiata con il cane poco lontano dalla sua abitazione, qualche minuto assieme al suo fedele amico a quattro zampe e al compagno e poi il ritorno a casa dove, a ridosso del cancello, fu travolta dal cinquantacinquenne alla guida di un Opel Meriva che stava viaggiando a velocità sostenuta. Per lei, fin da subito, non ci fu niente da fare e l’investitore fuggì in direzione di Piandiscò.
Allertate le forze dell’ordine, già poche ore dopo i Carabinieri della compagnia di San Giovanni rintracciarono e arrestarono l’uomo, grazie anche alle immagini di un circuito di video sorveglianza privata.
Aveva nel frattempo lasciato l’auto incidentata in un parcheggio poco distante, sottoposto agli esami alcolemici del caso gli fu rilevato un tasso di 1,5, vale a dire il triplo del consentito dalla legge.