DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Prima il furto, poi il raggiro. Finto carabiniere chiede soldi. Due anziani lo fanno arrestare

L’uomo ha contatto la coppia al telefono: "Seimila euro all’avvocato per riavere i vostri gioelli". Ad aspettarlo, però, c’erano i poliziotti, chiamati dalle vittime. Protagonista lo stesso malvivente.

Il malvivente farebbe parte di una banda di Napoli, che si sposta per le truffe

Il malvivente farebbe parte di una banda di Napoli, che si sposta per le truffe

Prima il furto e poi un secondo tentativo di raggiro, andato però a vuoto, grazie alla prontezza dimostrata dalle vittime all’intervento della Polizia. Marito e moglie, di Chiesina Uzzanese, erano stati derubati dei propri gioielli. Nei giorni successivi, sono stati contattati telefonicamente. A parlare sarebbe stato lo stesso ladro che si è finto un carabiniere, chiedendo alla coppia di consegnare seimila euro ad un avvocato inesistente, al fine di riavere vari preziosi che erano stati a loro sottratti. L’uomo, truffatore, in trasferta in Toscana, è stato denunciato all’autorità giudiziaria e poi sottoposto all’obbligo di dimora a Napoli. Intanto, sono in corso le indagini per salire all’intera banda che da Napoli sta commettendo truffe nel territorio nazionale.

Ecco i fatti. Nei giorni scorsi, una coppia di anziani coniugi è stata contattata telefonicamente da un sedicente carabiniere. Il falso militare ha riferito di aver ritrovato gli ori che erano stati loro rubati nel mese precedente e che, per riaverli, avrebbero dovuto consegnare 6mila euro a un ipotetico avvocato. Il marito, lasciando la moglie in linea al telefono di casa con il truffatore, in un’altra stanza e con il proprio cellulare, ha contattato il numero unico di emergenza 112. La chiamata e stata inoltrata al commissariato di Pescia. Il presunto carabiniere, dopo una lunga trattativa, ha chiesto che la coppia, con la somma pattuita, andasse ad Altopascio, davanti all’albergo Cavalieri del Tau, dove si sarebbe presentato un avvocato per ritirare l’importo. Alla consegna del denaro però oltre agli anziani c’erano gli agenti del commissariato di Pescia. I poliziotti hanno prontamente bloccato il truffatore, l’ipotetico avvocato venuto in trasferta in Toscana proprio per mettere a segno il colpo.

"Sono sempre più i casi di anziani truffati da finti avvocati o da persone che simulano la voce di un familiare – ricorda la polizia – preannunciando al telefono la necessità di soldi o gioielli per risolvere il contenzioso nato a seguito di un incidente stradale o per ricevere le cure mediche in ospedale a seguito di sinistro. Per fare in modo che questo odioso fenomeno sia prevenuto, è necessario fornire ai nostri anziani, familiari o vicini di casa, gli strumenti utili per difendersi. Se hanno il sospetto di stare subendo un tentativo di truffa, ditegli di non esitare e di chiamare il numero unico europeo di emergenza 112 o il numero di soccorso della polizia di Stato 113. Qualora invece si accorgano di aver subito una truffa è fondamentale denunciare immediatamente l’accaduto alle Forze dell’ordine, così da poter avviare le indagini tempestivamente e, come a volte accade, bloccare i truffatori con le mani nel sacco mentre stanno facendo ritorno a casa".

Da.B.