
"Dire che sono stato l’antesignano di molti fenomeni che avevo previsto non mi dà alcuna gioia: avrei preferito che non...
"Dire che sono stato l’antesignano di molti fenomeni che avevo previsto non mi dà alcuna gioia: avrei preferito che non si verificassero". Aldo Milone, leader di Prato Libera e Sicura, torna a parlare con toni netti dopo i recenti scossoni della politica cittadina.
Milone ricorda come già nel 1996 avesse denunciato la presenza della mafia cinese a Prato, tema oggi al centro del dibattito: "Dopo quasi trent’anni, i politici si riempiono la bocca di un problema che avevo segnalato con larghissimo anticipo, restando inascoltato".
Nel mirino anche il centrodestra, al quale si era rivolto lo scorso giugno dopo le dimissioni della sindaca Bugetti: "Dissi che c’era l’opportunità di battere un rigore a porta vuota, ma serviva il calciatore giusto. Mi accusarono di attaccare il centrodestra, e oggi vedo che quello slogan è ripreso da tutti".
Milone rilancia l’invito: "Per le amministrative servono un candidato credibile e una squadra di persone competenti. Basta con accordi massonici e con ambiziosi incapaci: occorre coinvolgere la società civile, figure inattaccabili e fuori dalle logiche di partito. È necessario avvicinare alla politica gente della società civile che abbia voglia di impegnarsi per il bene della città.".
Un messaggio chiaro ai vertici della coalizione: "Il governo della città non può essere affidato a chi pensa solo alla carriera. Dopo le vicende delle regionali, mi auguro che il centrodestra abbia compreso la lezione e scelga finalmente persone all’altezza della sfida".