
Renzo Bellandi, ristoratore e patron del ristorante «Megabono», mostra orgoglioso una bottiglia del suo "Guidobaldo"
Prato, 9 settembre 2025 – C’è un nuovo amaro in riva al Bisenzio. Un liquore dal sapore importante com’è importante Prato, amaro come possono risultare all’inizio un po’ i pratesi ma poi, si sa, l’apparenza inganna e si scoprono persone genuine. E con una bella gradazione alcolica (40 gradi), a ricordarci lo spirito bollente dei pratesi.
È un atto di amore verso la propria città "Guidobaldo. L’amaro di Prato", l’ultima invenzione di Renzo Bellandi, ristoratore e patron del ristorante "Megabono" con il pallino della liquoristica che lo porta a sperimentare continuamente.
C’è voluto un anno di test, prove e miscele prima di scovare la ricetta perfetta a base di un mix di erbe autoctone che crescono spontaneamente dalle parti nostre, in Calvana e nel Monteferrato: alloro, mirto, ruta, sambuco, verbena, rosmarino, centaurea, camomilla, malva, melissa, mente, salvia, timo. Profumi e sapori che parlano del territorio.
A dare gambe al sogno di Bellandi è stata l’azienda pratese di distillati "Numquam", famosa azienda artigianale che produce liquori (uno molto conosciuto è il vermouth di Prato) basati su antiche ricette, come quella di Bellandi che non poteva non presentare la nuova bevanda l’8 settembre, in occasione della festa cittadina.
Non è la prima volta che il ristoratore si cimenta in liquori, gli altri due (quello a base di sedano e "L’amaro in bocca") sono già in commercio.
Stavolta il prodotto ha tutte le potenzialità per diventare un biglietto da visita di Prato a tutti gli effetti. "Come l’appetito vien mangiando - sottolinea Bellandi - la sete viene bevendo e così arriva anche il terzo liquore di mia creazione, un amaro che vuole rappresentare in qualche modo la mia città. L’ho chiamato "Guidobaldo" in omaggio al film "Amici miei", fra l’altro il secondo girato al luna park di Prato. Che poi è anche il mio nome sul profilo Facebook".
Una specialità tutta a chilometro zero, anche nella scelta dell’etichetta che richiama le erbe, il fiordaliso (simbolo della città, presente nello stemma del Comune) e gli occhiali che indossa Bellandi: il materiale grafico è realizzato da Teresa Monni, giovane creativa vaianese che tre anni fa realizzò il manifesto per l’anniversario della strage di Bologna nel 1980. È possibile sorseggiare la bevanda al "Megabono" o acquistarla da Atipico, il negozio dei prodotti tipici pratesi.