SARA BESSI
Cronaca

Il killer delle escort, quei punti deboli nella confessione. L’ipotesi di un complice

Non c’è sangue nella stanza del residence dove Frumuzache dice di aver decapitato Denisa. Indizi nella casa del killer e il sospetto di altri omicidi: disposto l’esame di ben sette anni di traffico telefonico

Il killer delle escort, quei punti deboli nella confessione. L’ipotesi di un complice

Prato, 7 giugno 2025 – Un possibile complice per le operazioni di trasferimento e occultamento del cadavere. E il sospetto che potrebbero essere più di due le donne uccise da Vasile Frumuzache, la guardia giurata di 32 anni, reo confesso degli omicidi di due escort romene, quello di Ana Maria Andrei, 27 anni, scomparsa il primo agosto del 2024, e quello di Maria Denisa Paun, uccisa nella camera del residence Ferrucci. Sono alcune delle ipotesi intorno alle quali si stanno concentrando le indagini degli inquirenti, coordinati dal procuratore Luca Tescaroli, sull’omicidio di Denisa, strangolata o soffocata e poi decapitata nella notte tra il 15 e il 16 maggio scorso. Interrogativi emersi nel corso dell’interrogatorio del vigilante, che giovedì ha rivelato di essere l’autore anche del femminicidio della ballerina romena Ana Maria Andrei. I corpi delle due donne sono stati abbandonati nello stesso fazzoletto di campagna, vicino a un casolare diroccato, sulle colline di Montecatini Terme.

Sono tanti gli interrogativi ai quali gli inquirenti stanno cercando di dare delle risposte, partendo dal racconto che il vigilante ha fatto sulla dinamica dell’omicidio di Denisa. Un racconto che non convince del tutto gli investigatori: come conferma Diego Capano avvocato di Frumuzache, il 32enne ha detto di aver fatto tutto da solo, assumendosene la responsabilità senza la presenza di una terza persona ad avvalorare la mancata premeditazione dell’omicidio. Ha detto aver ucciso Denisa perché lei lo avrebbe ricattato (chiedendogli 10mila euro), minacciando di rivelare tutto alla moglie. E ha detto di aver strangolato e poi decapitato la vittima nella stessa camera del residence. Ma non risultano tracce di sangue, né apparenti segni di pulitura: una circostanza ritenuta anomala per una decapitazione benché il 32enne abbia detto di aver messo la testa in un sacchetto della spazzatura per non lasciare tracce. Un’ipotesi all’esame è che qualcuno possa averlo aiutato a trasportare il corpo. Dalle immagini girate nel residence non è possibile riscontrare tutte le circostanze confessate da Frumuzache. Intanto la procura aspetta i filmati delle telecamere pubbliche del Comune per verificare la veridicità della confessione su tragitti e orari riferiti.

Da nuovi indizi emersi nei sopralluoghi nell’abitazione di Frumuzache, a Monsummano Terme, gli investigatori avanzano l’ipotesi che ci possano essere altri episodi simili attribuibili al 32enne. Si punta a analizzare i casi di donne scomparse nelle zone frequentate da Frumuzache, in Toscana ma la ricerca potrebbe estendersi anche in Sicilia dove abita parte della famiglia. La procura ha deciso di disporre l’esame di sette anni di traffico telefonico da e verso gli apparecchi fissi e cellulari di cui ha avuto disponibilità nel corso di questo periodo la guardia giurata per ricostruire i rapporti e la sua rete di contatti. Dai nominativi delle utenze potrebbero emergere nomi di vittime scomparse come è successo con la sim telefonica di Ana Maria Andrei, riattivata la sera del 15 maggio 2025 mentre stava per consumarsi il destino mortale di Denisa a Prato. Scheda decisiva, catturata dalla cella e trovata nei tabulati. Sull’ipotesi di altre vittime, Frumuzache, come fa sapere l’avvocato, avrebbe risposto: “Non c’è altro”.

Intanto ieri il romeno è stato aggredito alla Dogaia dal cugino della prima vittima: è stato ustionato al volto con dell’olio bollente. Curato al pronto soccorso, è stato poi riaccompagnato in carcere. “L’autore ha potuto agire indisturbato senza alcun controllo, Per tale ragione è stato ricoverato al pronto soccorso – scrive il procuratore Tescaroli in un comunicato – Il fatto è di particolare gravità, perché ogni persona, anche se in ipotesi responsabile di gravi crimini, ha il preciso diritto di essere tutelata, trattata con umanità e rispettata come essere umano”. Sull’episodio è stato aperto un procedimento penale. Stamani Frumuzache comparirà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia e convalida dell’arresto.

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