DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Il casolare dell’orrore. Una tomba silenziosa in mezzo alla campagna. Trovato un altro corpo

L’edificio abbandonato è immerso nella campagna in via Riaffrico. Sul posto il procuratore capo Tommaso Coletta e il pm Chiara Contesini. Ieri è stato trovato il corpo che si pensa essere di Ana Maria Andrei.

Il casolare dell’orrore. Una tomba silenziosa in mezzo alla campagna. Trovato un altro corpo

Montecatini, 6 giugno 2025 – Un margine di campagna con una Madonna sorge all’incrocio tra via Riaffrico e la mulattiera che porta al casolare nel cui terreno sono stati ritrovati i corpi delle due giovani assassinate da Vasile Frumuzache.

L’edificio, sulla prima area collinare di Montecatini, è disabitato da oltre cinquant’anni. Nella casa colonica una volta abitava un contadino poi è stata dismessa e, da allora, l’edificio ha iniziato a versare sempre di più nel degrado. Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, l’immobile ha funzionato come luogo di scambio tra spacciatori e tossicodipendenti. Intorno ai primi anni Novanta un’operazione congiunta della polizia di Stato e dei carabinieri ha contribuito a sgominare il giro di droga.

La proprietà dell’immobile è stata costretta a metterlo in sicurezza, murando le porte e le finestre. Sui muri della casa hanno iniziato ad apparire scritte inquietanti inneggianti al diavolo, opera forse di qualche ragazzo che non sapeva come divertirsi.

L’ultimo fatto rilevante è avvenuto alcuni anni fa, quando un anziano diretto a fare una passeggiata alle Panteraie è sparito. Gli agenti del commissariato di Montecatini lo hanno ritrovato nel piazzale del casolare in via Riaffrico, in forte stato confusionale.

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Sopralluoghi nei pressi dell'abitazione dell'assassino, che ha confessato due delitti

Il casolare è chiamato "casa dell’impiccato" (a seguito del suicidio di un medico molti anni or sono) a Montecatini. Vicino all’edificio abbandonato ci sono molte abitazioni, anche di un certo livello, ma nessuno dei residenti si è accorto di cosa era successo, se non all’arrivo dei carabinieri alla scoperta del primo cadavere.

Ieri sera sul posto sono arrivati il procuratore capo di Pistoia Tommaso Coletta e il sostituto Chiara Contesini, che hanno effettuato un sopralluogo, insieme ai carabinieri. Alcuni anziani però hanno raccontato che quella di Frumuzache non è una faccia nuova.

L’assassino delle due ragazze potrebbe essere passato nella zona già qualche anno fa, alla ricerca del luogo ideale dove abbandonare i cadaveri che già albergavano nelle sue fantasie malate. La prima vittima, anche se il suo corpo è stato scoperto solo ieri in seguito alle confessioni del rumeno, è stata la sua connazionale Ana Maria Andrei, 27 anni, anche lei prostituta, che viveva a Montecatini, la cui scomparsa era stata segnalata dalla cugina il primo agosto dello scorso anno. Il suo corpo era a pochi metri da quello dove è stato trovato e rimosso quello di Denisa, la escort romena a cui è stata tagliata la testa.

Nemmeno i numerosi cronisti accorsi mercoledì al casolare, un posto di cui ignoravano l’esistenza persino quelli di loro che vivono da lungo tempo a Montecatini, si sono accorti che c’era qualcosa nel canneto.

Del resto, la sera stessa, anche cronisti di televisioni nazionali hanno domandato se fosse davvero quello il posto dove era stata rinvenuta la ragazza scomparsa da tre settimane. Nemmeno una goccia di sangue è stata notata per terra e questo non ha fatto altro che rendere più macabra e irreale la scena. Silenzio assoluto da parte delle autorità e delle forze dell’ordine accorse sul posto.

L’indagine procede e, c’è da scommetterci, il casolare rimane nel mirino degli inquirenti.