
Alcuni ragazzi all’uscita della prova scritta dell’esame di maturità 2025
Ci sono le proteste con l’orale muto in giro per l’Italia. E poi c’è Prato, dove la maturità 2025 si è chiusa senza scossoni, tra pacche sulle spalle, sorrisi e qualche bella soddisfazione. Nessun colpo di scena, nessuna contestazione: solo studenti preparati, commissioni collaborative e una pioggia di 100. Tanti, più dello scorso anno. A mettere in difficoltà non è stata la prova di matematica - come accadde nel 2024 - ma l’afa cocente di quei giorni, con aule non climatizzate e ventilatori insufficienti.
A conti fatti, è andata decisamente meglio: più serena, più ordinata. Ma soprattutto con risultati brillanti. Soprattutto al liceo Copernico dove, sia allo scientifico che al linguistico, in ogni classe c’è stato più di un 100. E non solo: tra gli oltre 200 maturandi, anche diversi 100 e lode. "I buoni voti confermano l’elevato livello della nostra scuola", commenta il dirigente Luca Borgioli. "Siamo soddisfatti del percorso fatto dai ragazzi e del lavoro svolto da docenti e studenti".
E se l’anno scorso al Marconi si era registrata una maturità sottotono, quest’anno si è vista l’inversione di rotta. Nell’indirizzo classico ben quattro studenti hanno ottenuto il massimo con lode. "Siamo molto contenti - spiega il dirigente Paolo Cipriani - perché i ragazzi che si sono distinti sono quelli che si sono impegnati davvero, con costanza e interesse durante tutto l’anno. Le commissioni hanno premiato il merito".
Anche al Gramsci-Keynes, uno degli istituti più grandi e articolati della città, il clima è stato positivo. "Tutto bene - dice il dirigente Stefano Pollini - al Gramsci tre ragazzi hanno ottenuto 100 e uno ha raggiunto il 100 con lode. Nessun bocciato, nessuna protesta: anzi, ho visto studenti propositivi, consapevoli del percorso fatto e del valore di questo traguardo". Un clima sereno, insomma, lontano da quello teso che ha caratterizzato alcune scuole italiane.
Al liceo Livi-Brunelleschi, il bilancio della maturità è in linea con le aspettative. A raccontarlo è la dirigente Maria Grazia Ciambellotti: "I ragazzi si sono dimostrati molto preparati e interessati, soprattutto per quanto riguarda l’indirizzo con il cinese. È bene ricordare che per accedere a questo percorso occorre un’ottima padronanza della lingua italiana, per cui la gran parte dei diplomati sono italiani. E hanno fatto un bellissimo percorso".
All’istituto Dagomari il tabellone finale conta sette cento. "Nessuna criticità, tutti hanno sostenuto l’orale con serenità e maturità”, spiegano dalla scuola", conferma la vicepreside Cecconi.
Soddisfazione anche al Datini, dove tre studenti hanno tagliato il traguardo con 100 su 100. La dirigente Francesca Zannoni parla di un esame regolare, senza problemi o tensioni. "Tutto è andato come doveva andare: i ragazzi si sono comportati in modo maturo e rispettoso, e i risultati ne sono la conferma".
Nessun exploit da capogiro, ma una maturità solida, dignitosa, senza sbavature. Nessun voto regalato, nessuna lamentela sulle commissioni. Il timore che la seconda prova potesse penalizzare - come lo scorso anno - è stato scongiurato. E se il caldo ha tolto un po’ di concentrazione, i voti dicono che Prato ha superato bene anche quest’anno il rito di passaggio verso la vita adulta. Le foto di gruppo, i fiori, lo spumante sul marciapiede ormai sono già nei ricordi. Ma resta la soddisfazione di una maturità fatta con serietà. E con tanti 100.
Silvia Bini