
Diana Toccafondi (Fondazione Cassa) e il direttore Collicelli Cagol: oltre 160 mail di invito. A settembre una giornata di confronto con istituzioni, associazioni, operatori e cittadini. .
Oltre 160 mail alle istituzioni, alle associazioni, ai pratesi che hanno a cuore la cultura. Sono state inviate ieri mattina dalla presidente della Fondazione Cassa di risparmio Diana Toccafondi e dal direttore del Centro Pecci Stefano Collicelli Cagol con un obiettivo preciso: chiamare a raccolta la città "per un’iniziativa collettiva e condivisa", ovvero una giornata di lavoro e di confronto sul tema "La cultura ri-genera comunità". L’appuntamento sarà al Pecci mercoledì 17 settembre a partire dalle 10. Sarà l’occasione "per discutere e condividere alcuni temi, per rilanciare il lavoro culturale, impegnandosi coralmente per la comunità pratese del futuro", hanno scritto Toccafondi e Collicelli. "Il momento che stiamo vivendo è delicatissimo, sia a livello locale che nel contesto globale – hanno aggiunto –, ma questa situazione, che può lasciare sgomenti e incerti, ha da tempo fatto crescere in noi una consapevolezza che è anche un’assunzione di responsabilità: la convinzione che la cultura possa svolgere un ruolo cruciale, proporsi come momento di rigenerazione, luogo fondativo della comunità, capace di ascoltare i suoi bisogni profondi e liberare le sue potenzialità migliori".
Prato sul fronte culturale ha ricchezza e forze da mettere a disposizione. Metastasio e Politeama, Camerata, Pecci, Museo del Tessuto e dell’Opera del Duomo, Biblioteca Lazzerini e Roncioniana, Pin e Fondazione Parsec, per citare le principali istituzioni. Ci sono poi le tante associazioni della città, da Prato Cultura a FareArte, alle Università del Tempo libero Eliana Monarca e di Promozione culturale; la Scuola Verdi e la vivace realtà di chi coltiva l’amore per la musica, come Rete Toscana Classica, l’Associazione Prato per Zipoli, Euphonios, Pratolirica e le compagini del Comitato cittadino attività musicali; il teatro, ad esempio con La Baracca, il Tpo, lo Spazio Allincontro, la Compagnia Metropopolare; le librerie, l’Associazione Malaparte pratese nel mondo e i circoli letterari, e poi il cinema, con la Scuola Magnani e le Manifatture Digitali, l’Eden, il Terminale, lo stesso Pecci e il Mabuse; gli appassionati di scienza, come i volontari di Quasar e Polaris; i fermenti più contemporanei di Officina Giovani, Dryphoto, Cut, Lottozero, The Loom e Sedici, i progetti così ricchi di spiritualità dei Padri Ricostruttori. Sono solo alcuni esempi, perché è ricco e variegato il mondo di chi a Prato ha a cuore la cultura: "Sappiamo quanto l’ambito delle istituzioni, delle associazioni, del volontariato, delle imprese, delle singole persone che producono cultura sia a Prato vivace e generoso, quale ricchezza e quali forze contenga e possa esprimere", scrivono la presidente e il direttore.
Quella del 17 settembre è dunque una chiamata a raccolta "per costruire un momento di incontro e di ascolto che da un lato faccia emergere e renda percepibili le tante esperienze e buone pratiche esistenti – un po’ come il reticolo dell’antico sistema idraulico delle nostre gore, che non si vedono più ma scorrono sotto di noi –, dall’altro ci spinga a rinnovare noi stessi, i nostri linguaggi, la nostra comune consapevolezza", spiegano Toccafondi e Collicelli. "La parola chiave è quella che ci unisce, la cultura - è la conclusione della lettera –. Vorremmo declinarla insieme a voi per dare, a partire dagli ambiti e dalle realtà in cui ciascuno di noi opera, un contributo che sottolinei la forza di Prato e le potenzialità ancora inespresse che questa rete può generare a servizio della comunità".
C’è tempo per pensare a come organizzare la giornata, alle riflessioni da alimentare, alle proposte su cui lavorare. Ci sono già alcuni temi: cultura e futuro; cultura e pluralità; cultura e beni comuni; cultura e crisi (politica, ambientale, identitaria); cultura e spiritualità; cultura e informazione; cultura e salute. A tutti viene richiesto di contribuire a preparare questo incontro con idee e suggerimenti da condividere entro il 4 settembre. Sarà un’occasione di Seminare idee in un momento tanto complesso per Prato, a maggior ragione dopo il commissariamento del Comune. Sarà un modo di "accendere" la città grazie alla cultura: questo è l’obiettivo, questa la speranza.
Anna Beltrame