
Annalisa Fattori, Paola Nobile e Diana Toccafondi commentano: "Una partecipazione straordinaria" .
Si è concluso ieri il "Seminare Idee Festival" caratterizzato da giorni di grande affluenza di partecipanti. Una prima edizione, quindi, che fa ben sperare nel futuro. A raccontarla, entusiaste ma anche vistosamente commosse, le due ideatrici Annalisa Fattori e Paola Nobile e Diana Toccafondi, la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
"Siamo entusiaste di come questo festival è andato. Abbiamo avuto il "tutto pieno" ovunque, ad ogni appuntamento in programma. Non ci aspettavamo così tanta partecipazione. All’inaugurazione abbiamo annunciato che questo era un festival di condivisione, dialogo e confronto. Tutte le persone di Prato che hanno partecipato erano disposte ad ascoltare. Noi pensiamo che il coraggio non è solo assenza di paura, i nostri stessi relatori hanno detto che questa non è una qualità solo degli eroi. Se la paura è contagiosa, questo coraggio allora è stato contagiosissimo. I relatori ci stanno dicendo che il pubblico era composto da persone straordinarie, anche loro erano entusiasti per quello che stava succedendo. Non ci aspettavamo questa risposta attenta e approfondita, non si pensava di ottenere così tante partecipazioni e partecipazioni così attente ed interessate". Una prima edizione oltre le aspettative, dunque. Allora ci sarà una seconda? "Si, credo proprio che dobbiamo darci appuntamento all’anno prossimo. Questo festival lo richiede la città, basta vedere come hanno reagito i cittadini, la qualità della partecipazione e l’interesse per gli argomenti trattati" dice Annalisa Fattori.
Prato si conferma luogo di incontro, può diventare punto di riferimento? "Ho visto una grande partecipazione del pubblico, tante persone giunte anche da fuori Prato, abbiamo incontrato persone di Milano, di Pisa, di Roma - sottolinea Paola Nobile - Ho l’impressione che questo sia un evento tenuto a battesimo da un’intera città che ha immediatamente attirato l’interesse del pubblico dei festival culturali. La cosa che ci ha lasciato incredibilmente stupefatti è la partecipazione. Non c’è stato un evento che non abbia registrato il tutto esaurito. Per noi è stata una felicissima sorpresa. Un messaggio positivo per la società: che ci sia la voglia ancora di stare insieme, di pensare insieme. Noi possiamo essere la soluzione per costruire una società più pacifica e più giusta e lo possiamo fare solo se siamo insieme".
La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato è stata promotrice del festival. "Credo già che Annalisa abbia già ampiamente raccontato il nostro stupore nel vedere questa grande risposta - evidenzia Diana Toccafondi, la presidente - In realtà ci sono cose che una persona percepisce prima, come Fondazione percepivano che c’era un bisogno, una necessità, un’attesa, a cui bisognava dare delle risposte. Ci eravamo dati come parole d’ordine ‘ascolto’ e ‘risposte’ a ciò che sentivamo. Quando abbiamo pensato al festival non volevamo fosse una replica di qualcosa fatto da altre parti, ma che rispondesse ai bisogni nel confezionare il festival e contattare i relatori. Insieme alle direttrici, abbiamo messo in primo piano la qualità dei contenuti, non solo la visibilità di relatori, e l’interdisciplinarietà dei contenuti, così che fossero presenti aspetti diversi della cultura. La città ha risposto in maniera straordinaria".
La Fondazione ha promosso il festival e intende portarlo avanti anche nei prossimi anni. "La nostra idea era di non fare una manifestazione spot ma un evento che avesse continuazione". Appuntamento, quindi, al prossimo anno, con attività innovative. Dopo il "coraggio" di iniziare bisognerà aspettare la parola della seconda edizione. Per ora tanti applausi.
M.M.