ELENA DURANTI
Cronaca

Fognatura industriale: "Diamo nuovi servizi alle ditte nei macrolotti. È un bene per tutti"

Vignali ex presidente di Progetto Acqua spiega i benefici dell’opera "L’impianto separato permette alle ditte collegate di evitare lo stop in caso di avvisi meteo. Il consorzio ha chiesto i regolari permessi".

Vignali ex presidente di Progetto Acqua spiega i benefici dell’opera "L’impianto separato permette alle ditte collegate di evitare lo stop in caso di avvisi meteo. Il consorzio ha chiesto i regolari permessi".

Vignali ex presidente di Progetto Acqua spiega i benefici dell’opera "L’impianto separato permette alle ditte collegate di evitare lo stop in caso di avvisi meteo. Il consorzio ha chiesto i regolari permessi".

Chilometri di fognatura industriale finanziati dalle aziende private per risparmiare sulle tariffe e anche per bypassare le sempre più frequenti allerte meteo che costringono i cicli produttivi delle imprese allo stop di intere giornate, quando il colore dell’avviso della protezione civile diventa arancione.

E’ questa, in sintesi, la maxi opera già varata al Macrolotto 1 da Progetto Acqua – il primo lotto di 8 km inaugurato a Baciacavallo nel 2021 – e ora in corso di realizzazione al Macrolotto 2, con il secondo lotto, a cui seguiranno i tratti del Macrolotto 0 e di Montemurlo. Ognuno di questi a servizio delle imprese che prevedono uso di acqua e che insistono su quella parte di territorio.

Di fognatura separata si parla anche nelle carte dei pm che accusano la sindaca Bugetti e l’imprenditore Matteini Bresci.

L’industriale tessile Ivo Vignali che di Progetto Acqua è stato presidente fino a un anno fa, quando ha lasciato le redini al successore Fabio Reali, chiarisce che le infrastrutture idriche sono un beneficio per il territorio del distretto, non per singoli imprenditori, ma per una collettività di imprese.

"I tempi di conclusione dei lavori al Macrolotto 2 sono stimati in circa tre anni – spiega Vignali – purtroppo un anno se n’è andato dietro alla burocrazia e alle autorizzazioni. Con l’amministrazione comunale e con i sindaci che si sono succeduti nel tempo, parlo di Matteo Biffoni e di Ilaria Bugetti, c’è sempre stata armonia. Noi come imprenditori associati a Progetto Acqua abbiamo chiesto e ottenuto i regolari permessi, ma per questo si parlava con i tecnici del Comune, non direttamente con il sindaco, inoltre erano programmi già stabiliti anni prima, è un intervento che parte da lontano. Ci siamo resi conto che era necessario realizzare una fognatura separata".

Vignali racconta come è nata l’operazione: "Vorrei ribadire che è stato un intervento che abbiamo pagato e sostenuto con risorse trovate in proprio dalle stesse aziende, non abbiamo domandato soldi a nessuno. Infatti del progetto di costruire una fognatura separata avrebbe dovuto occuparsi Publiacqua – sottolinea ancora l’industriale specializzato in tintoria e finissaggio – ma poi Publiacqua si è detta non interessata e ci siamo sostituiti anche per la fase operativa sia per il Macrolotto 1, già terminato, che adesso per il Macrolotto 2. Publiacqua ci ha dato solo dei contributi".

Una fognatura, dunque, a uso esclusivo delle industrie che per il primo lotto – in rete ci sono 23 aziende tra tintorie e rifinizioni che diventeranno a progetto finito oltre 200 – è costata 40 milioni di euro, interamente finanziati dai privati, con quale scopo? L’intento per gli imprenditori è quello di risparmiare sulle tariffe, ma anche di rendere il distretto più sostenibile, con procedure ambientali all’avanguardia e anti-spreco.

Ma Vignali prospetta anche un terzo motivo, attualissimo.

"Con le continue piogge e le allerte meteo che capitano sempre più spesso le aziende si trovano davanti all’enorme problema di dover sospendere i loro cicli produttivi, sospendendo l’attività, anche per giorni, in caso di allerta arancione emessa dalla protezione civile regionale. E tra le ditte che sono al Macrolotto 1 che possono contare sulla fognatura separata e quelle che ancora utilizzano le fognature miste c’è una differenza fondamentale. Le prime non sono costrette a fermarsi e continuano a lavorare".

Elena Duranti