MARTINA MAROTTA
Cronaca

Ecco Giulia Fioravanti. La ballerina pratese al Festival Puccini: "Quante emozioni"

L’artista e coreografa sul palco per Bohème, Manon, Turandot e Madama Butterly. "Tremila persone davanti, da togliere il fiato".

L’artista e coreografa sul palco per Bohème, Manon, Turandot e Madama Butterly. "Tremila persone davanti, da togliere il fiato".

L’artista e coreografa sul palco per Bohème, Manon, Turandot e Madama Butterly. "Tremila persone davanti, da togliere il fiato".

Come ogni anno, da luglio a settembre, Torre del Lago si anima con il Festival Puccini e quest’anno, calcherà il palco con quattro diverse opere anche la pratese Giulia Fioravanti, artista e coreografa. "E’ la mia prima esperienza nell’ambito dell’opera lirica. Vengo dalla danza ma mi sono avvicinata anche alla recitazione – spiega Giulia - e quello che i figuranti e ballerini fanno nelle opere liriche è la fusione di queste due discipline. Per me è stato un onore superare l’audizione e diventare parte di tutto questo, unendo le mie due passioni". Quattro le opere in cui è presente l’artista pratese: la Bohème con regia di Ettore Scola, ripresa da Marco Scola di Mambro, nipote di Ettore, con la quale ha debuttato a luglio; la Turandot con regia di Alfonso Signorini che ha esordito al Festival il 25 luglio; Madama Butterfly regia di Manu Lalli, andata in scena per la prima volta al festival lo scorso 8 agosto. Ultimo debutto il 30 agosto con Manon Lescaut e la regia di Daniele De Piano. Molte le repliche degli spettacoli che seguiranno fino al 6 settembre.

"Ho provato molte emozioni di cui due principali – racconta Giulia Fioravanti –. La prima è legata al fatto che non avevo mai avuto davanti una platea così grande, con oltre tremila posti, che mi ha tolto il fiato. La seconda è l’onore di condividere il palco con cantanti lirici di rango internazionale che vengono da tante parti del mondo: è stato gratificante essere sul palco insieme a loro. Qui siamo circondati da professionisti in tutti i reparti, dalle macchine, alla sartoria, ai ballerini. Stare con loro è soprattutto formativo, insegna che il mondo dello spettacolo non è solo sul palco ma anche nel retroscena, dove forse bisogna essere più professionali che davanti. Fare questo mestiere è un privilegio ed una grande responsabilità – aggiunge –. Abbiamo debuttato con Madama Butterfly in cui la regista Manu Lalli dà una lettura della donna e di come l’uomo tratta la natura. Raccontare questo davanti a tremila persone è davvero una grande responsabilità".

Martina Marotta