
Il Festival ha coinvolto le scuole di danza della città con grande partecipazione
Offrire ai giovani ballerini e alle giovani ballerine uno sguardo, un affaccio e un’opportunità, formativa e professionale, su quello che potrebbe essere il loro futuro. È quello che Andrea Volpintesta, primo ballerino, insegnante e direttore artistico del Festval della Danza di Viareggio, ha fatto, dal 2021 a oggi, riunendo le scuole di danza della città, insieme a insegnanti da tutto il mondo, simbolo di quello cui impegno, sacrificio e fortuna, possono portare, sui palchi del territorio, e su quello, di quest’anno, dell’Auditorium Caruso a Torre del Lago.
Stasera la cena di Gala chiuderà il sipario sul Festival. Come si concluderà?
"Avremo Virna Toppi, prima ballerina della Scala, e i primi ballerini dell’Hamburg Ballet, Alessandro Frolla e Anna Laudere. I ragazzi potranno dunque condividere con loro il palco, attraverso le coreografie di Francesco Ventriglia e di Hannah Kidd. Poi ci sarà la consegna delle borse di studio e dei premi “Carla Fracci”".
Com’è andata quest’edizione?
"È stato molto bello, innanzitutto, tornare a Torre del Lago, in questa struttura importantissima e in un luogo meraviglioso, grazie a un’amministrazione sempre presente, soprattutto attraverso l’assessore Rodolfo Salemi. Sentire questa vicinanza, anche del Festival Pucciniano, è fondamentale per far crescere ancora di più il progetto".
Ha già idee per farlo?
"Sono sempre stato un creativo sin da quando ero ballerino attivo al Teatro alla Scala. Avere la possibilità di lavorare con una struttura così importante fa scaturire altre idee. E credo che se continueremo ad andare avanti con questo Festival, potrà crescere molto, non solo in sé, ma anche per quanto riguarda gli sviluppi professionali".
Un’opportunità possibile già con le masterclass.
"Sì, anche quest’anno ci sono possibilità di studio in realtà importanti con professionalità di alto livello. E questi livelli si vedono anche dalla presenza di allievi esterne delle masterclass, aumentati rispetto agli altri anni, dall’Accademia della Scala. Dunque anche la direzione artistica di una realtà come la Scala capisce l’importanza di questo evento".
Che tipo di occasioni avranno quest’anno allievi, e insegnanti?
"Anche per quest’edizione, insieme alle lezioni dedicate agli insegnanti delle scuole della città per gli aggiornamenti di tecnica classica e contemporanea con l’ex etoile del Bol’šoj, Margarita Smirnova, e con Hannah Kidd, sulla metodologia grades usata alla Lambert School di Londra, ci saranno borse di studio importanti. Francesco Ventriglia, direttore artistico dell’Alberta Ballet Canada, potrebbe dare l’opportunità agli allievi maggiorenni di andare in Canada, in compagnia, per una paio di settimane: fare lezione, assistere alle prove ed essere coinvolti in un contesto di compagnia, non tanto di studio e formazione, ma in una realtà professionale che è performante".
Un modo per far vedere loro come potrebbe essere il loro futuro..
"È una finestra dove i ragazzi possono affacciarsi e vedere cosa c’è, dopo un periodo di studio, sacrificio, impegno e investimento. Hanno aspirazione e la voglia di diventare professionisti, e per un’apertura al professionismo, a volte serve un trampolino di lancio, anche a livello emotivo. Noi tutti, professionisti che siamo ora insegnanti, abbiamo avuto qualcuno, o una situazione del genere. Perché è vero che serve l’impegno, il sacrificio, ma anche un pizzico di fortuna: incontrare persone nel posto giusto e nel momento giusto è importante. Cerchiamo di offrire loro questa opportunità".
Gaia Parrini