Maristella Carbonin
Cronaca

La scomparsa di Denisa. La mamma e l’avvocato: “Non conosce la ragazza. Intermediario? Non è così”

Lo ha riferito la madre di Denisa al suo legale, Marianna De Simone. “Nelle conversazioni che abbiamo ascoltato nulla lascia presagire accordi pregressi o comunicazioni ambigue”

La scomparsa di Denisa. La mamma e l’avvocato: “Non conosce la ragazza. Intermediario? Non è così”

Prato, 23 maggio 2025 – “L’avvocato? La mamma ha escluso che lui e la figlia si conoscessero o avessero una relazione”. L’avvocato Marianna De Simone è il legale di Maria Cristina Paun, 49 anni, la mamma della 30enne scomparsa ormai da una settimana a Prato. Ha incontrato la sua assistita – indagata per false informazioni al pubblico ministero – ieri pomeriggio: un lungo colloquio anche alla luce delle ultime novità emerse. Su tutte, la figura di questo avvocato, italiano. Non sarebbe di Roma né toscano: nella capitale si fermava ogni tanto, di passaggio, così ha spiegato alle sue legali Maria Cristina.

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Maria Cristina Paun è la mamma di Denisa. E’ indagata

L’avvocato è entrato nel caso perché una testimone, un’amica di Denisa, avrebbe riferito alla Procura che la ragazza sarebbe stata sequestrata e malmenata da connazionali e di aver appreso la notizia direttamente dalla madre della 30enne. E’ emerso appunto che un avvocato, forse un ex cliente di Denisa, si potesse essere offerto come mediatore con i rapitori. “La mamma di Denisa è un po’ perplessa rispetto a questa indagine – spiega De Simone – abbiamo dovuto spiegarle tecnicamente quanto avesse ritenuto opportuno il procuratore. A fronte del colloquio con la nostra assistita è emerso che la donna ha intrattenuto colloqui con parenti e conoscenti, ma che fosse ben lontana da lei l’idea di rivolgersi a qualche sedicente intermediario che possa aiutarla a portare a casa la figlia”.

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I legali hanno avuto modo di esaminare alcune delle conversazioni avvenute tra la mamma e l’avvocato al centro delle ultime notizie “ma per quello che abbiamo potuto sentire noi non sono tese ad accelerare il ritrovamento di Denisa – spiega De Simone – Non abbiamo ascoltato nulla che lasci ipotizzare accordi pregressi piuttosto che comunicazioni pregresse anche ambigue. Posso dire – puntualizza il legale – che non temiamo questa indagine. Forse è fatta più per scrupolo. Riteniamo che la nostra assistita possa ritenersi abbastanza tranquilla”.

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Ma allora perché non ha riferito alla procura del secondo telefono? “Probabilmente lo riteneva un elemento superficiale”. Il telefono è quello sequestrato durante la perquisizione a casa di Maria Cristina mercoledì sera. E’ proprio quello con il quale le donna parlava con l’avvocato.

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Denisa Maria Adas, la ragazza di 30 anni scomparsa a Prato

Potrebbe essere stato un ‘protettore’ ad aver fatto sparire Denisa? Qualcuno che gestiva il giro? “La madre ha chiarito da subito che Denisa non aveva riferimenti al lavoro né protettori. Poi ovviamente non possiamo escludere un’ingerenza da parte di qualcuno. Ci ha descritto comunque la figlia come una donna dal forte temperamento, una che non teme i clienti molesti, li affronta”.

Che idea si è fatta la mamma? “Denisa aveva contante con sè. Non esclude la la rapina. In questo momento è una mamma che non ha notizie della figlia da una settimana. E’ molto angosciata”.