
Shopping serale in un negozio del centro in una foto di repertorio
Prato, 1 settembre 2025 – L’analisi sui consumi degli ultimi trent’anni condotta da Confcommercio conferma un segnale positivo anche per l’area pratese. Dopo un 2024 caratterizzato da prudenza, nel 2025 la spesa delle famiglie torna a crescere, con un incremento medio di circa 239 euro. Tuttavia, i livelli rimangono ancora inferiori a quelli registrati nell’epoca pre-Covid. Il quadro che emerge evidenzia una trasformazione nelle abitudini di acquisto: da un lato il traino rappresentato da tecnologia e tempo libero; dall’altro la riduzione dei consumi nei settori tradizionali come alimentari, abbigliamento ed energia. I cittadini pratesi, come nel resto del Paese, mostrano una maggiore sensibilità al risparmio e all’efficienza energetica, senza rinunciare però agli investimenti in dispositivi digitali, comunicazioni, attività culturali e ricreative.
Un andamento che riflette una società in evoluzione, attenta ai cambiamenti economici e sociali, ma che fatica ancora a esprimere pienamente il proprio potenziale. Ristorazione e turismo, pilastri dell’economia locale, pur in ripresa non hanno ancora raggiunto i livelli pre-Covid. La sfida per Prato è rafforzare la fiducia delle famiglie, incentivando consumi e investimenti così da renderli autentici motori di sviluppo.
“Le famiglie tornano a spendere, ma con cautela – sottolinea Confcommercio – I settori legati all’innovazione e al tempo libero stanno crescendo, ma rimangono preoccupazioni legate al contesto internazionale e all’aumento dei costi che pesano sui bilanci. Per questo è fondamentale alleggerire la pressione fiscale, così da liberare risorse da destinare a consumi e investimenti e sostenere concretamente la ripresa. L’analisi – conclude l’Associazione – conferma che, pur in un clima di incertezza, le famiglie pratesi manifestano la volontà di ripartire. Tecnologia, turismo e tempo libero sono i comparti su cui puntare per generare benessere e sviluppo. La priorità è creare le condizioni affinché questa spinta possa tradursi in opportunità concrete per imprese e territorio”.