
Lo scenario in cui si svolgono i riti della loggia massonica
Le accuse mosse in forma anonima contro Tommaso Cocci, 34 anni avvocato ed esponente di Fratelli d’Italia, candidato alle elezioni regionali di ottobre, si incentrano su tre punti : "festini", "uso di droga", "affiliazione alla massoneria". Se le prime due accuse sono rinviate al mittente con forza da Cocci, che si dice "sereno", per quanto riguarda la terza ha ammesso la sua adesione alla loggia del Sagittario di Prato-valle del Bisenzio, parte della Gran loggia Alam (Antichi liberi accettati muratori), già citata nell’inchiesta per corruzione sull’ex sindaca Pd Ilaria Bugetti e l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci (maestro fino al 2020).
Vi ha partecipato come fratello attivo – ne è stato il segretario per un decennio – almeno fino a giugno, quando si è messo ’in sonno’, all’indomani dell’inchiesta per corruzione che ha travolto l’ex sindaca e l’imprenditore. Che cosa significa mettersi ’in sonno’? Si tratta dell’atto in cui un affiliato alla Massoneria decide volontariamente di sospendere la sua attività all’interno dell’associazione, mantenendo la sua appartenenza. Un massone ’in sonno’ non paga più la quota associativa annuale, non partecipa alle riunioni e, se decide di rientrare in attività, dovrà seguire una procedura di riammissione e ripagare le quote.
La sede della loggia del Sagittario è in alcuni locali di via Lazzerini, in centro città. Si tratta di una loggia che fa riferimento alla Gran Loggia regolare d’Italia, in cui sono ammessi non solo gli uomini, ma è aperta anche alle donne. Ad oggi pare che proprio a guida della loggia del Sagittario ci sia una donna, come già avvenuto in passato. Al suo interno ci sarebbero professionisti cittadini, uomini e donne appunto, ed imprenditori, come già appurato con la precedente indagine della Dda di Firenze, con Matteini Bresci.
Nessuno si sbottona sulle attività della loggia di via Lazzerini, tra l’altro attraversata a quanto pare da diverse piccole scissioni e costituzioni di altre logge. Si dice che non abbia particolare apertura verso l’esterno e si concentri in attività di confronto sui massimi sistemi filosofici attuali e passati. In Prato si stimano circa 250 affiliati alle diverse ’obbedienze’.
Dalle logge afferenti al Grande Oriente d’Italia (GOI), secondo molti la vera Massoneria, gli appartenenti alle logge come quella del Sagittario sono stati chiamati ’cugini’, come a prendere distanza. Del resto soltanto il Grande Oriente d’Italia è riconosciuto nel mondo sia dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra che dalle principali obbedienze massoniche degli Stati Uniti. Gli elenchi degli affiliati sono pubblici, ma sono protetti dalla privacy: il che significa che non sono segreti ma si tratta di liste riservate. Dunque non si possono conoscere i nomi degli associati, come invece è facile fare per chi è iscritto ad un ordine professionale.
A dare un nuovo corso alla Massoneria pratese è stato dieci anni fa Massimo Taiti, l’allora Maestro venerabile della loggia ’Meoni e Mazzoni’ afferente al Grande Oriente d’Italia: in quell’occasione vennero ospitati nella sede della Loggia, all’epoca in via Padre Pio da Pietralcina, il sindaco Matteo Biffoni ed altri politici, ai quali fu illustrata l’attività della loggia e il rapporto con la città per la quale la ’Meoni e Mazzoni’ da sempre è impegnata con donazioni a favore delle fasce più deboli dei cittadini. ’Meoni e Mazzoni’ che tra l’altro nel 2026 festeggerà i suoi 150 anni dalla nascita con appuntamenti culturali aperti alla città. Intanto iI 21 settembre si ripeterà il rito della deposizione della corona al monumento di Mazzoni in piazza Duomo e a quello di Garibaldi in piazza San Francesco da parte delle logge del GOI.
Sa.Be.