CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Furto in chiesa a Vernio, via i soldi delle offerte. Il dolore del parroco: “Violata la casa di Dio”

San Quirico, sfondata porta laterale. Il fatto scoperto la mattina alle 7. Stesso reato pochi giorni fa a Migliana: colpo a Santa Maria Assunta

I carabinieri davanti alla chiesa di San Quirico a Vernio

I carabinieri davanti alla chiesa di San Quirico a Vernio

Vernio (Prato), 2 settembre 2025 – Ancora un furto in una chiesa in Valbisenzio: dopo l’episodio di pochi giorni fa a Migliana nella parrocchia di Santa Maria Assunta, nella notte fra domenica e lunedì è stata presa di mira la chiesa di San Quirico a Vernio, dedicata a San Leonardo, nel cuore storico della frazione, a pochi passi dal municipio.  Ad accorgersene il parroco ieri mattina, quando, alle 7, ha trovato la porta laterale spaccata e ha scoperto il furto: rubati soldi dalle cassette delle offerte e delle candele, una dinamica quasi identica a quella di Migliana.

“Non è stato toccato nient’altro – racconta don Giovanny Santa Colorado, che in un lungo post su Facebook ha informato i parrocchiani dell’accaduto – hanno preso soltanto il denaro, ma quello che dispiace è che sia stato violato un luogo che sta nel cuore a tutti”. E’ molto amareggiato il parroco di San Quirico, tanto che le sue parole entrano ancora più nel merito. “Fra furti nei negozi e nelle case, atti di vandalismo, aggressioni, spaccio di droga, la gente ha paura ad uscire di casa la sera. Non si può chiedere di non fare allarmismo: è la realtà dei fatti. Serve una caserma più grande qui a Vernio, servono più carabinieri: non possono arrivare dopo 40 minuti perché vengono da Prato, quando sappiamo che in questi casi i malviventi vanno presi in flagranza”.

“Oggi i carabinieri sono intervenuti – spiega don Giovanny - hanno fatto il sopralluogo e steso il verbale del furto. Ma ciò che ci rattrista non è solo il danno economico, ma il sentimento di paura e impotenza. La criminalità a Vernio è in ascesa. Ci troviamo di fronte a un fenomeno che non possiamo più ignorare. Furti, atti di vandalismo, intimidazioni: la situazione sta diventando insostenibile. Ogni giorno ci sentiamo sempre più insicuri, come se il nostro comune, la nostra casa, non fosse più al sicuro. Questa non è solo una questione di reati, è una questione di dignità, di sicurezza, di giustizia. E quando questi atti colpiscono la nostra chiesa, la casa di Dio, il nostro dolore è ancora più profondo”. E invitando i fedeli a pregare non solo per la chiesa ma per tutta la comunità di Vernio: “Chiediamo a tutti di non rimanere in silenzio, di non arrendersi alla paura. È il momento di dire basta. La criminalità non ha posto tra noi. La nostra fede e il nostro coraggio sono più forti di ogni paura. Con la speranza che, insieme, possiamo costruire un futuro migliore per Vernio”.

Per la sindaca, Maria Lucarini, che la scorsa settimana è andata in Prefettura e ieri ha parlato col parroco, la soluzione potrebbe passare anche da ulteriori telecamere.

“Abbiamo dato la disponibilità – dichiara Lucarini – a valutare se sul territorio ci siano punti sensibili in cui sia opportuno implementare la videosorveglianza: uno di questi potrebbe essere piazza del Comune, dove al momento non sono presenti telecamere. Ovviamente tutto dipende dalle risorse che i Comuni possono mettere in campo e da eventuali bandi per interventi mirati alla sicurezza”.

Anche il gruppo Rilanciamo Vernio interviene: “Qui non si tratta solo di percezioni c’è da capire a fondo – dichiarano – se non è il momento tutti insieme (forze politiche e civili, parrocchie e circoli e quant’altro) di incontrarci per dare un segnale di grossa presa di coscienza. Le forze dell’ordine fanno molto ma bisogna aggiungere al loro impegno altre iniziative. Anche l’uso della polizia municipale o anche l’uso di altri strumenti di controllo”.