MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Caro vita, Pisa virtuosa. In Toscana è la migliore

La nostra città ha subito meno rincari rispetto a tutte le altre realtà regionali. La classifica dell’Unione Nazionale Consumatori: "Nella top dieci in Italia".

Una ragazza impegnata a fare la spesa al supermercato (foto d’archivio)

Una ragazza impegnata a fare la spesa al supermercato (foto d’archivio)

La nostra città è una delle più virtuose d’Italia per l’inflazione. Sotto la Torre infatti, a quanto emerge dalla classifica stilata dall’Unione Nazionale Consumatori (Unc) basata sui dati dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), l’aumento dei prezzi è il più contenuto di tutta la Toscana e uno dei migliori rispetto al resto dello Stivale. Con un’inflazione nel mese di maggio pari allo 0,9%, che si traduce in un aumento medio annuo di 243 euro a famiglia, il capoluogo si piazza al 70° posto su 78 città monitorate, entrando così nella top ten delle città italiane dove il costo della vita pesa meno. Un risultato che, se letto in chiave regionale, assume ancora più rilevanza. Pisa è infatti la provincia più "risparmiosa" della Toscana, battendo anche il capoluogo regionale (va segnalato però che Prato non è stata inclusa nella classifica Unc).

Firenze, con un’inflazione dell’1% e un aggravio di 275 euro annui, si colloca al 64° posto nazionale e seconda migliore della Toscana. Seguono Massa-Carrara, al 50° posto con +1,3% (+352 euro); Livorno al 33° con +1,5% (+406 euro); e Grosseto al 17° con +1,8% (+487 euro). Più colpita dall’inflazione è Siena, che si posiziona al 13° posto nazionale, con un +1,9% e un aggravio di 514 euro. Ma la maglia nera della regione va ad Arezzo, che rientra nella top ten delle città italiane più care, con un’inflazione del +2% e un incremento di spesa annuale di 541 euro. Chiude il quadro toscano Pistoia, terza peggiore in Italia e ultima in regione: qui l’inflazione è salita al +2,4%, pari a 649 euro in più l’anno per famiglia.

Spostando lo sguardo sul resto del Paese, in testa alla classifica nazionale si trova Bolzano, dove l’inflazione al +2,3% – terza più alta d’Italia, a pari merito con Venezia e Napoli – si traduce in una stangata da 763 euro l’anno. Segue Siracusa, medaglia d’argento, con il dato più alto di inflazione: +3%, pari a 695 euro in più. Sul fronte opposto, tra le città più virtuose, spicca Olbia-Tempio, con un’inflazione dello 0,8%, la più bassa d’Italia (a pari con Parma e Lodi) e un aumento di soli 159 euro. Seconda è Sassari, con +0,9% e 179 euro, seguita da Benevento, con +0,9% e un aggravio di 199 euro annui.

Mar.Fer.