REDAZIONE PRATO

Allarme stallo in città: "I progetti strategici non devono fermarsi. Servono scelte chiare"

Le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali spronano ad un impegno responsabile per il bene della comunità e del distretto.

Bugetti. e Biagioni ad aprile durante la presentazione del progetto per il Fabbricone

Bugetti. e Biagioni ad aprile durante la presentazione del progetto per il Fabbricone

La città è sotto choc per il terremoto politico con l’epicentro nel palazzo comunale con l’ultimo atto che si è consumato venerdì con le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti, indagata per corruzione, e l’avviso di garanzia per il vicesindaco Simone Faggi per false attestazioni a pm. Un senso di smarrimento e di timore che Prato con l’avvento del commissario prefettizio in attesa del voto rimanga in uno stato di paralisi. Uno stallo che fa paura ad una città che stava cercando con una serie di progetti approntati dall’amministrazione di guardare avanti, nonostante le tante note criticità. I pensieri corrono al progetto del parco urbano nell’ex Misericordia e Dolce, a quello dell’area del Fabbricone e dell’area ex Banci fino allo stadio dell’acqua a Iolo. Come non sollevare qualche preoccupazione per quel percorso avviato intorno alla crisi del tessile grazie all’impegno del tavolo di distretto, coordinato dal Comune, e grazie alla missione a Bruxelles con l’apertura di uno sportello negli uffici regionali della capitale europea?

Le associazioni di categoria e i sindacati spendono parole di vicinanza alla sindaca e ribadiscono la fiducia nella magistratura, ma allo stesso tempo spronano affinché Prato non rimanga affossata sotto le macerie del terremoto. "Non possiamo ignorare la situazione di stallo creatasi in una fase così delicata e importante per il territorio – dice Fabio Franchi, segretario generale della Cisl Firenze e Prato – I tanti progetti del Pnrr, il suo sistema produttivo, le lavoratrici e i lavoratori e i cittadini tutti hanno bisogno urgente di certezze, di direzioni chiare, di interlocutori stabili". L’auspicio di Franchi è che "si vada quanto prima a nuove elezioni. Serve un governo cittadino legittimato, in grado di affrontare con concretezza e visione le tante sfide aperte: dalla transizione ecologica alla qualità del lavoro, dalla sicurezza nei luoghi produttivi, alla lotta alla illegalità, al rilancio delle periferie, fino al sostegno alle imprese e alla formazione professionale. La Cisl è pronta a fare la propria parte, chiedendo un confronto serio e costruttivo su progetti reali".

Daniele Gioffredi, segretario generale della Cgil Prato Pistoia, plaude "al senso di responsabilità della sindaca verso le istituzioni con le dimissioni" per poi passare ad affrontare i temi che rischiano di rimanere sospesi. "Bisogna che quanto stato fatto non vada disperso. Ci vuole un impegno da parte delle organizzazioni sindacali e del tessuto socio-economico perché vengano portate avanti le istanze per il rilanciare Prato sia rispetto alle questioni che riguardano la parte sana del distretto a livello locale ed europeo, sia quelle relative all’illegalità e sfruttamento". Gioffredi fa appello "al senso di responsabilità di tutte le parti sociali e alla politica perché non strumentalizzi la situazione".

Per Luca Giusti, presidente di Confartigianato Imprese Prato, "la priorità assoluta è ripristinare al più presto la piena funzionalità dell’amministrazione comunale. È indispensabile ristabilire un punto fermo, chiaro e affidabile, tanto per i cittadini quanto per il mondo economico, politico e sociale. In un momento di grande incertezza, aggravato dalle difficoltà che attraversano il nostro distretto economico, Prato non può permettersi stalli né ambiguità. Servono scelte rapide, autorevoli e orientate all’interesse generale".

Sara Bessi