
Giordano Cavicchi dietro al bancone del «Maddalena». Aveva 77 anni
Da ieri piazza Sant’Agostino è un po’ più sola, un po’ meno allegra, perché non capiterà più di vedere il sorriso bonario di Giordano Cavicchi.Lo storico ristoratore è morto all’età di 77 anni; era malato da tempo e le sue condizioni ultimamente non facevano ben sperare.Cavicchi è stato una colonna del bar Maddalena – aperto dai genitori nel 1963 – e lui, con il fratello Enzo, scomparso nel maggio del 2017, e la sorella Miria, lo ha gestito per tanti anni, per poi passare la mano ai nipoti. Un personaggio unico e amatissimo dalla clientela che ha contribuito a rendere speciale anche il bar ristorante di piazza Sant’Agostino. Negli anni ’80, quando la mania degli hamburger dilagò, il Maddalena era il punto di ritrovo più amato dai giovani pratesi. Poi nel corso degli anni ha cambiato pelle più volte, ma Giordano c’è sempre stato, con la sua gentilezza e la sua pacatezza, con quello sguardo buono e dolce che ha accompagnato le serate di tanti clienti del suo locale. Il rito funebre sarà celebrato in Sant’Agostino domani alle 10 (data e orario da confermare); la salma è esposta alla Misericordia. Una volta diffusa la notizia, sui canali social de La Nazione è arrivato un diluvio di messaggi e di ricordi dedicati a Giordano (Cavicchi era uno di coloro che si potevano chiamare anche solo per nome senza timore di sbagliarlo per qualcun altro). Circa cinquecento commenti, molti dei quali ricordano "quando si usciva dallo Zero 6 e si andava a mangiare un panino da Giordano", "Un pezzo della nostra gioventù e di quella di Prato che se ne va", dicono in molti. Un’ondata di affetto che a Giordano avrebbe fatto sicuramente piacere.
E sono anche in tanti ad associare questa triste notizia a quella della scomparsa di Renzo Giannini, in arte Renzo Dj, che risale a pochi giorni fa, per evidenziare come in pochi giorni Prato abbia perso due personaggi che incaravano lo spirito della città di un determinato periodo storico, che adesso sopravvive soltanto nei ricordi di chi lo ha vissuto. Anni in cui poteva capitare di vedere in città Gianna Nannini o i Litfiba a girare un videoclip (la rocker senese ambientò nel locale di Sant’Agostino il video di "Cuore" nel 1990) perché attirati dal fascino moderno del design dato al Maddalena, unico nel suo genere.
Luca Boldrini