
Un’immagine di una commemorazione delle vittime della strage del 22 luglio
"Una ricostruzione incompleta che rischia di perpetuare una narrazione imprecisa che, come sappiamo, ha avuto anche dei risvolti calunniosi nei confronti dell’allora vescovo Ugo Giubbi". E’ quanto scrive l’organo ufficiale della diocesi – La Domenica – riguardo quanto mandato in onda sulla strage del duomo del 22 luglio 1944, nella trasmissione "A Sua Immagine" su Rai 1 all’interno della rubrica "Le ragioni della speranza". Il servizio del settimanale diocesano fa riferimento, per precisare l’ accaduto, ad un articolo su Smartarc (San Miniato Arte e Architettura) dello storico locale Francesco Fiumalbi uscito dopo la trasmissione dove si evidenzia che nel servizio Rai sono state taciute le responsabilità alleate nella strage, nonostante le sentenze del Tribunale Militare di La Spezia e gli studi che le confermano.
La tragedia di San Miniato non fu un barbaro eccidio tedesco: per anni questa fu la versione che, in qualche modo, alludeva anche alla complicità del prelato. Ma fu causata da un colpo sparato per errore dall’esercito americano. Questo è stato appurato, con studi, dibattiti e ricerche di prove. "Nella trasmissione televisiva – si legge – è stato intervistato un testimone che all’epoca era dodicenne e che ha raccontato di come i tedeschi radunarono con la forza la popolazione in chiesa prima dell’esplosione. Questa testimonianza però non è stata integrata da nessuna menzione del cannoneggiamento americano che causò la strage". Dopo la visita al Museo della Memoria, i partecipanti alla trasmissione, invece di rimanere sulla piazza davanti alla Cattedrale, avrebbero potuto entrare e osservare la copia del bassorilievo di Giroldo da Como, fatta recentemente collocare dal vescovo Paccosi, col raggio di luce che mostra la traiettoria del proiettile americano, o ascoltare la testimonianza diretta di chi, come Giuseppe Chelli, ha speso tutta la vita per ricostruire quei fatti in cui perse la vita suo fratello Carlo. Nel 2002 il Tribunale Militare di La Spezia escluse responsabilità tedesche nella strage e studi storici (Paoletti, Biscarini, Lastraioli) hanno confermato l’origine alleata del bombardamento. Proprio Chelli ha contattato la Rai per chiedere la rettifica. E la Rai – fa sapere Chelli, – "farà la rettifica il 20 luglio prossimo alle 10,50 nel corso del notiziario religioso".
C. B.