CARLO BARONI
Cronaca

Caso keu a Pontedera, bonifica da 15 milioni. “Lavori in sette mesi”

Completa rimozione dei materiali sull’area che era dedicata alla lavorazione. “È risultata essere una discarica di rifiuti depositati in maniera incontrollata”

La rimozione del Keu a Pontedera (foto archivio Germogli)

La rimozione del Keu a Pontedera (foto archivio Germogli)

Pontedera, 12 settembre 2025 – L’intervento speciale di rimozione dei materiali vale quasi 15 milioni. Tutte risorse stanziate dalla Regione Toscana. Si tratta della rimozione dei rifiuti Keu nell’impianto di Pontedera.

L’intervento prevede “la completa rimozione dei materiali lasciati sull’area che era dedicata alla lavorazione di rifiuti e che, invece, si è dimostrata essere una discarica di rifiuti gestiti e depositati in maniera incontrollata con potenziali rischi di rilascio di sostanze pericolose nell’ambiente”.

L’affidamento del cantiere avviene dopo l’espletamento di una gara. Nell’ambito delle valutazioni “è stato dato valore all’offerta che ha fornito massime garanzie di efficacia di intervento e dell’azione di ripristino ambientale e la massima trasparenza degli interventi e delle filiere per il trattamento e conferimento dei rifiuti a impianti autorizzati e idonei alla gestione dei rifiuti”.

Rispetto alla tutela “delle matrici ambientali del sito, i monitoraggi non hanno rilevato anomalie di potenziale contaminazione”: finita la rimozione dei rifiuti sarà comunque “attivato un controllo ambientale del sito per valutare se la presenza del rifiuto ha generato potenziali rischi per l’ambiente”.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni sottolineano come oggi “la Toscana risponda con i fatti a una delle ferite più gravi inferte dalla criminalità al suo territorio, avviando la rimozione dei rifiuti Keu nell’impianto di Pontedera con un’operazione da quasi 15 milioni di euro di risorse interamente regionali. Un atto dovuto per risanare l’ambiente, ma anche un messaggio chiaro: la Regione continuerà a fare di tutto per rivalersi sugli inquinatori”.

Giani e Monni evidenziano inoltre come la scelta della Regione di affidare l’operazione al Commissario Unico e alla sua struttura “sia stata lungimirante e garantisca massima efficacia”. Sottolineano infine che l’avvio del cantiere, “che si chiuderà entro sette mesi, dimostra che la Toscana non si piega.

La priorità assoluta della Regione Toscana è difendere l’ambiente, la salute pubblica e il principio di legalità”. Per il Commissario Unico di Governo per la bonifica delle discariche abusive il lavoro in sinergia con i territori è l’arma vincente per “fare bene e velocemente”: dal 2017 si sta lavorando spalla a spalla con i soggetti locali. Stesso modus operandi è stato fin da subito istituito con la Regione Toscana, con Monni e tutta la filiera di professionisti individuata fin dall’inizio. La priorità, si spiega, “è bonificare per restituire le terre e l’ambiente risanato alle collettività, in linea con i principi del risanamento ambientale e della riqualificazione delle aree, un tempo oggetto di inquinamento”. I lavori si chiuderanno entro sette mesi.

Carlo Baroni