CARLO BARONI
Cronaca

Strage del Duomo, nuova indagine: "Caccia alle schegge in una vittima"

C’è stata l’estumulazione di Vittoria Volpini, deceduta in quell’evento: i reperti sono stati inviati al Ris

I rappresentanti del Comitato Gori insieme ad alcuni esperti davanti alla cappella Volpini il 3 settembre scorso: è partita una fase decisiva della nuova indagine sulla strage

I rappresentanti del Comitato Gori insieme ad alcuni esperti davanti alla cappella Volpini il 3 settembre scorso: è partita una fase decisiva della nuova indagine sulla strage

Più volte, in questi anni, è stato ripetuto che nei corpi delle vittime o di coloro che rimasero feriti, e che nel frattempo sono deceduti, potrebbe esserci la verità, il tassello che manca, per consegnare definitivamente alla storia la responsabilità della strage del duomo di San Miniato dove persero la vita 55 civili il 22 luglio 1944. Fu causata da un colpo sparato per errore dagli alleati come, peraltro, è emerso dalle più recenti ricerche storiche, o si trattò di un eccidio imputabile ai tedeschi? Sono gli interrogativi sui quali la comunità si è divisa ed ha sofferto per decenni. Ora è iniziato un nuovo filone d’indagine: e nuovi reperti sono stati inviati al Ris di Roma.

"Il comitato Giuseppe Gori di Cigoli da anni sta lavorando intorno alla memoria locale sul passaggio della guerra. A tale proposito sta esaminando e ricercando tutte le prove che riguardano la strage del Duomo – spiega il presidente del Comitato Giampiero Montanelli – con l’obiettivo di ricreare una memoria condivisa nella comunità di San Miniato". "Per questo il 3 settembre abbiamo effettuato, con Danilo Coppe e altri esperti, dopo avere ottenuto le necessarie autorizzazioni, l’estumulazione di Vittoria Volpini, giovane donna deceduta tragicamente in quell’evento – precisa Montanelli –. Dopo abbiamo inviato i reperti rinvenuti al Ris, che li esaminerà". I consulenti – viene spiegato – hanno cercato fra i resti eventuali schegge dell’ordigno che causò la strage: un’analisi metallografica potrà stabilire, oltre ogni ragionevole dubbio, se si trattò di un ordigno fabbricato in Germania o negli Stati Uniti. Inoltre – si apprende – sono stati prelevati campioni da avviare ad una aggiornata analisi chimica per stabilire, se possibile, anche la tipologia di esplosivo.

Ricordiamo che il comitato Gori riaccese l’attenzione sui fatti del Duomo a fine 2021 quando decise di affidarsi a Coppe, un geominerario esplosivista che ha lavorato a molti casi controversi che riguardano la nostra storia: la strage della stazione di Bologna, la strage di piazza della Loggia, e l’abbattimento del Dc9 a Ustica. Ma fin dall’inizio di questa nuova iniziativa apparve chiaro che trovare frammenti di schegge sarebbe stato decisivo per rispondere all’interrogativo principale: a chi imputare la strage? Nell’estate del 2023 il Comitato Gori rivolse un accorato appello ai familiari delle vittime e di coloro che furono feriti nella strage del Duomo, affinché dessero la loro disponibilità all’esumazione dei cadaveri dei loro congiunti. Due anni dopo un ulteriore passo del progetto si è concretizzato.

Carlo Baroni