REDAZIONE UMBRIA

Accoltellamento in pieno giorno. Esplode la questione sicurezza

Episodio violento tra colleghi: aggressore arrestato. Tuona la Lega. Il sindaco: "Ferma condanna"

Le indagini sono condotte dagli agenti del Commissariato di polizia

Le indagini sono condotte dagli agenti del Commissariato di polizia

Mentre proseguono le indagini della polizia sull’accoltellamento, s’infiamma in città il dibattito sulla sicurezza. L’episodio accaduto nel pomeriggio di mercoledì nella zona dei Frontoni, a ridosso delle mura urbiche, ha visto protagonisti due uomini di 21 e 46 anni, colleghi di lavoro. Vecchie ruggini e un diverbio finito male potrebbero aver scatenato la lite e l’ira del più giovane che ha sferzato all’altro tre fendenti (pare utilizzando non proprio un coltello, ma un grosso taglierino). L’episodio è finito con l’arresto di un giovane di 21 anni, italiano di origini serbe, residente nel comune di Citerna reo di aver ferito un quarantaseienne italiano che vive a Monterchi, nella vicina Valtiberina toscana. L’aggressione è avvenuta in pieno giorno, attorno alle ore 14,30 nei parcheggi sotto le mura, tra l’area verde e viale Leopoldo Franchetti. Il ferito, colpito al braccio e all’addome, in queste ore è stato dimesso dall’ospedale di Città di Castello con una prognosi di 45 giorni. Per il giovane aggressore è invece scattato l’arresto e questa mattina in tribunale a Perugia si svolgerà il processo per direttissima. Le indagini sul caso sono seguite dagli agenti del commissariato di polizia guidati dal dirigente, il vicequestore Andriano Politano. L’episodio ha riacceso il dibattito politico attorno alla sicurezza in città, finito anche al vaglio dei recenti consigli comunali.

"L’ennesimo episodio di violenza conferma come Città di Castello sia ormai ostaggio di una criminalità diffusa e impunita, mentre chi governa continua a minimizzare o a voltarsi dall’altra parte…", tuona la Lega in una nota firmata da Giorgio Baglioni segretario e Valerio Mancini capogruppo, che tornano a incalzare la giunta per "l’assenza totale di una strategia in tema di sicurezza urbana. Sono anni che denunciamo il degrado crescente, il moltiplicarsi di risse, furti, aggressioni, spaccio e atti vandalici…". La "ferma condanna di comportamenti che non rispecchiano il grado di civiltà della comunità di Città di Castello e che la offendono", giunge dal sindaco Luca Secondi all’indomani dell’accoltellamento alle porte del centro storico. Secondi in una nota pubblica respinge le strumentalizzazioni politiche come quelle della Lega e rilancia: "L’amministrazione comunale attende da quasi due mesi una risposta da parte del sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno Emanuele Prisco alla lettera ufficiale con cui è stata chiesta l’implementazione dell’organico delle forze dell’ordine in Altotevere".

Cristina Crisci