
Confcommercio a tutto campo contro l’atteggiamento della Provincia: "Basta scusa, si agisca". Sulla polemica molta anche la Lega con Elena Meini: "Ora scatterà il classico scarica barile".
Infiamma di nuovo la polemica sui lavori sul Ponte della Botte. Confcommercio non fa sconti: "La situazione è gravissima e non possiamo accettare che imprese e cittadini restino ancora ostaggio per tutta l’estate e chissà per quanto tempo ancora di un cantiere infinito". L’attacco diretto è alla Provincia: "Il tempo delle scuse è ampiamente scaduto, anziché scrivere ci aspettiamo che Angori si assuma una volta per tutte le sue responsabilità", dice il referente sindacale di Confcommercio Luca Pisani. "La priorità è quella di garantire risorse immediate alle attività commerciali danneggiate dalla prolungata chiusura del Ponte – aggiunge Pisani –. Abbiamo chiesto più volte alla Provincia di applicare le dovute penali all’azienda incaricata dei lavori, per destinarle, sotto forma di ristoro, alle attività ripetutamente danneggiate da questa situazione, come risarcimento per gli immensi danni subiti in oltre un anno di lavori sul ponte.
Il tema dei ristori è fondamentale per assicurare la sopravvivenza e la sostenibilità di realtà a conduzione familiare che stanno rischiando seriamente la chiusura, con un presente a dir poco nebuloso e un futuro ancora più oscuro, visto che ad oggi non abbiamo alcuna certezza sulla riapertura totale al traffico".
"Dopo i molteplici rinvii e gli annunci puntualmente disattesi, la situazione si è fatta ormai tragicomica, se non fosse che non c’è proprio niente da ridere. Gli imprenditori con le attività più vicine al ponte sono disperati e non sanno per quanto potranno andare avanti – prosegue Pisani –. Ogni tipo di giustificazione ci ha francamente stancato, e ci interessano poco le difficoltà manifestate da Angori, quando tocchiamo con mano ogni giorno la difficoltà di imprese massacrate da mesi di incassi azzerati e da una viabilità che ancora non assicura livelli regolari di traffico".
Sulla polemica monta la Lega: "Si naviga, colpevolmente, a vista e condividiamo le preoccupazioni di cittadini ed imprese della zona che sono sconcertati da questa esasperante lentezza – afferma Elena Meini, capogruppo in consiglio regionale del Carroccio –. Come d’incanto, anche il Presidente Angori si è finalmente accorto di quello che stava avvenendo a livello operativo, ovvero molto poco o nulla, ed ha deciso di scrivere alla ditta per avere lumi sulle tempistiche di riapertura".
"Sapete che succederà? – attacca Meini – Che si attiverà un classico scaricabarile di responsabilità fra Provincia ed impresa, che non servirà a chiarire le idee. E alla fine ci andranno di mezzo gli utenti della struttura e le attività dell’area che stanno pagando un pesante dazio".
C.B.