MONTOPOLIVia Napraia è troppo stretta per contenere tutto l’entusiasmo e l’amore di Montopoli per la sua Carlotta. Un anno dopo essere tornata nella casa che l’ha vista bimba con al collo la medaglia d’oro olimpica, Carlotta Cambi è arrivata ieri sera nel suo paese con un altro oro. Quello del primo posto conquistato con la nazionale di volley ai mondiali in Thailandia. Capelli raccolti come in campo, maglietta ufficiale della nazionale, la Cambi è arrivata insieme al fidanzato Marco Falaschi, anche lui giocatore di volley con lo stesso ruolo di Carlotta, palleggiatore con trascorsi nei Lupi Santa Croce.
La palleggiatrice azzurra, che proprio dalle colonne del nostro giornale, ha dedicato la vittoria ai genitori – Maria Grazia e Leopoldo, entrambi ex pallavolisti dilettanti – "per il loro altruismo nel lasciarmi prendere scelte difficili già da adolescente che ora posso dire, hanno ripagato alla grande", è stata accolta a Montopoli dal babbo e dalla mamma, dai familiari, parenti e amici e da tanti compaesani. Insieme alla sindaca Linda Vanni e alla giunta che, anche questa volta, questa ennesima volta di un successo sportivo di Carlotta, non hanno voluto mancare alla festa che la famiglia ha organizzato nella strada dove la ventinovenne azzurra è cresciuta e dove ha cominciato, piccolissima, ad assaporare il gusto e l’emozione della pallavolo.
Foto, abbracci, strette di mano, selfie. E qualcuno che ha anche pesato la medaglia... E tanti sorrisi. Quei sorrisi che Carlotta mostra anche in campo, forte della sua tranquillità prima che della consapevolezza di far parte di un gruppo di atlete straordinario, guidato da un allenatore mostruoso come Julio Velasco. "Siamo felici come amministrazione comunale, ma soprattutto vediamo la felicità delle tante cittadine e dei tanti cittadini di Montopoli. Ancora una grande festa per la nostra Carlotta che ci ha dato un’altra straordinaria soddisfazione quest’anno con la nazionale di volley che ha vinto i mondiali dopo l’oro olimpico dello scorso anno – le parole della sindaca Linda Vanni – E soprattutto una donna sportiva. Si va a rompere quel tetto di cristallo. Non ci sono solo gli sportivi maschi, ma ci sono le sportive donne che portano grandi risultati".
Carlotta Cambi ha iniziato a giocare da bambina. Quando non aveva ancora quindici anni la decisione, presa con i genitori e tutta la famiglia, di trasferirsi a Roma, a Casal de Pazzi, per iniziare la sua carriera culminata con le straordinarie vittorie con la nazionale e i successi nei vari club. "È stato un mondiale difficile sotto tanti punti di vista – ancora le parole della campionessa a La Nazione – Un molto lungo, con tante pause tra una partita e l’altra che ci hanno tolto molta energia mentale. La pressione ovviamente era tutta dalla nostra parte del campo e anche questo per noi è stato molto impegnativo. Considerando i due infortuni che abbiamo avuto in semifinale abbiamo fatto un capolavoro sia contro il Brasile che in finale contro la Turchia".