
Il sit in degli imprenditori con Confcommercio per chiedere spiegazioni. Sott’accusa la Provincia: "Abbiamo perso già 100mila euro. Siamo stremati".
Il traffico scorre, ma in una direzione sola, da Vicopisano verso Fornacette. E sulla piazzola non asfaltata dove entrano i camion degli operai, si è adunato un piccolo gruppo di commercianti chiamati a raccolta da Confcommercio per manifestare la propria rabbia contro l’ennesimo slittamento della data di riapertura del Ponte della botte. Attraversamento che da un anno è oggetto di un corposo consolidamento che però è diventato un calvario.
"L’ultima riunione convocata dalla Provincia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso – afferma il referente sindacale di Confcommercio Luca Pisani – Ma di fronte a questa grottesca situazione ci chiediamo chi pagherà i danni a queste aziende. Alla Provincia di Pisa e al presidente Angori chiediamo un atto di responsabiltà". Nel gruppo di commercianti arrivati ieri mattina davanti al cantiere c’è il titolare del distributore Beyfin di via della Botte, Alessandro Galletti: "Il mio distributore si trova subito dopo il ponte lato Fornacette e dal primo giorno di chiusura sono cominciati i problemi: il fatturato è crollato fino al 95%, prima rifornivo con 3.000 litri di gasolio o benzina al giorno, ora mi bastano per una settimana. Non mi sono mai trovato in questa situazione, quasi mi vergogno a uscire di casa. Non riesco a capacitarmi di come nel 2025 in oltre un anno non si riesca a finire dei lavori su un Ponte di 165 metri. Penso davvero che la Provincia abbia gestito nel peggiore dei modi questa situazione e che il presidente debba dimettersi".
"Noi lavoriamo grazie al passaggio dei mezzi, se il traffico non torna ad una situazione di normalità siamo per forza penalizzati, abbiamo già perso circa 100mila euro e non so quanto potremo andare avanti in questa situazione", racconta Ranieri Polini dell’alimentari che si affaccia dal loto di Vicopisano.
"Anche attività come la nostra a poche centinaia di metri dal ponte hanno subito un duro colpo – spiega Fabrizio Bicchierini dell’autolavaggio Suncars di Fornacette – Abbiamo perso il 25% del fatturato e soprattutto tanti clienti che hanno forti difficoltà a raggiungerci".
Alla richiesta di Confcommercio si unisce lo studio legale degli avvocati Francesca Calamita e Alessandra Gherardini, che tutela alcune delle attività ubicate in prossimità del ponte e che da un anno chiede lumi alla Provincia "senza avere riscontro positivo. Per questo ci siamo viste costrette ad effettuare un’istanza di accesso agli atti amministrativi per avere contezza di quello che è il contratto di appalto con l’impresa che sta eseguendo i lavori, per capirne il contenuto, le tempistiche, se sono state concesse proroghe e previste penali, ma dopo oltre un mese non ci è stato dato riscontro".