GABRIELE NUTI
Cronaca

Palazzo rosa lasciato a secco. Acque: "Noi siamo intervenuti su richiesta della Municipale"

L’azienda fornisce con una nota le sue precisazioni dopo il sopralluogo: "Rimosso allaccio abusivo". Italia Viva: "Quello che è accaduto alle ultime sei famiglie di etnia rom e nigeriana è una barbaria".

Il palazzo di Via Rospicciano a Ponsacco al centro delle polemiche ormai da anni

Il palazzo di Via Rospicciano a Ponsacco al centro delle polemiche ormai da anni

di Gabriele Nuti

"Su formale richiesta della polizia municipale di Ponsacco il 28 agosto abbiamo effettuato un sopralluogo congiunto al Palazzo rosa, al quale hanno partecipato vari enti e servizi pubblici, le forze dell’ordine e rappresentanti della questura, con l’obiettivo di verificare le condizioni dell’edificio e la regolarità degli allacci ai servizi. Durante le verifiche è stato individuato un allaccio non autorizzato alla rete idrica, risultato privo di qualsiasi contratto o autorizzazione". Lo scrive Acque Spa intervenendo con una sua precisazione in merito alla notizia del distacco dell’erogazione idrica al Palazzo rosa.

"Si tratta di una pratica illecita, che la legge considera un reato, in quanto rappresenta un prelievo abusivo di acqua pubblica, tanto più grave in quanto accertato direttamente dai pubblici ufficiali presenti – aggiunge Acque Spa – Il nostro personale non ha potuto fare altro che rimuovere immediatamente l’allaccio abusivo, operando in condizioni di piena sicurezza e seguendo le indicazioni delle autorità. Assicuriamo la massima collaborazione e rimaniamo a disposizione per ogni eventuale necessità che potrà essere manifestata dalle autorità competenti".

Italia Viva di Ponsacco critica l’intervento richiesto dal Comune tramite la polizia municipale. "Quello che è accaduto alle ultime famiglie di etnia rom e nigeriana nel complesso immobiliare del palazzo di via Rospicciano è una barbaria – scrive Italia Viva – Alle sei famiglie rimaste, senza preavviso, hanno tolto l’acqua, che è un bene di prima necessità e dovrebbe essere garantito anche in maniera limitata ma comunque concesso. Queste famiglie, già sfortunate nella vita visto che non hanno niente e sono sfruttate dalle loro stesse etnie per ricevere incentivi anche a chi non necessiterebbe perché potrebbe lavorare tranquillamente e pagare le relative tasse e imposte, ma purtroppo abituato a muoversi nell’illegalità a discapito di chi invece lavora e paga le tasse seriamente, non possono pagare per tutti. Noi siamo indignati dai metodi adottati da Acque purché non giustifichiamo assolutamente condotte illegittime e non vogliamo certo essere i promotori e difensori di tale condotte".

"Ci rivolgiamo all’elettorato di centrosinistra dicendo con forza che i nostri valori non devono essere smarriti – conclude Italia Viva – Aprite gli occhi davanti a fatti concreti e non fatevi ingannare ancora una volta da quella politica che promette facili soluzioni e ci auspichiamo che in questa vicenda sia completamente all’oscuro come dichiarato dal sindaco Gasperini. Oggi più che mai lo slogan ’Restiamo Umani’ dovrebbe accomunarci sempre più".