
Il simbolo della pace che sventola in municipio è diventato un caso. Tante le prese di posizione a favore di Pacini: "Deve restare lì esposta".
POMARANCEUna controversia che sta creando un solco tra il Comune di Pomarance e la Prefettura di Pisa, al centro della quale si trova la bandiera della pace esposta dal sindaco Graziano Pacini sulla facciata del municipio, alla finestra del suo ufficio. La diatriba, nata dalla segnalazione di alcuni cittadini alla prefettura di Pisa, ha portato il prefetto Maria Luisa D’Alessandro a prendere formalmente posizione. La richiesta del prefetto, inviata al sindaco con una missiva, invitava a una "rivalutazione della collocazione della bandiera" e si basa sul principio che sugli edifici pubblici dovrebbero sventolare esclusivamente le bandiere istituzionali, ovvero quella italiana e quella europea.
Nonostante il richiamo formale, il sindaco ha confermato la sua intenzione di non rimuovere la bandiera, considerandola un simbolo di valori morali e universali. La sua posizione, ha spiegato, si fonda sulla convinzione che il vessillo non offenda in alcun modo le bandiere istituzionali, essendo esposto in un punto diverso e senza generare confusione. Pacini ha sottolineato che questa scelta è supportata anche da una recente giurisprudenza. Al sindaco Pacini, ecco arrivare la solidarietà del segretario regionale di Sinistra Italiana Dario Danti (ex assessore alle culture del Comune di Volterra): "Pieno sostegno al sindaco di Pomarance, siamo dalla parte della pace, dalla parte di Pacini e del Comune. La bandiera della pace è un simbolo universale e la pace è un valore universale che dobbiamo perseguire". Sulla stessa linea si è espresso Francesco Cecchetti, candidato nella lista di Alleanza Verdi e Sinistra alle elezioni regionali del prossimo ottobre: "Conosco il sindaco da anni e so quanto sia genuino il suo impegno per la pace, per il dialogo, per una società più giusta. Quella bandiera non è un vezzo, né un gesto estemporaneo: è lì dal giorno del suo insediamento, ed è lì a ricordarci ogni giorno che la pace non è un’idea astratta, ma un impegno quotidiano. La pace non è neutrale. È un atto di coraggio. E quella bandiera deve restare dove si trova". La solidarietà è stata espressa verso il sindaco da don Armando Zappolini, con una semplice frase "Grande Graziano" e da Luigi Sofia, consigliere pisano di Sinistra Unita: "Dalla parte di Graziano Pacini, senza se e senza ma".
I.P.