
"Ringrazio “Italia Nostra”, con la quale in questo caso concordo convintamente: ha espresso quanto, con sfumature diverse ma con la...
Ringrazio “Italia Nostra”, con la quale in questo caso concordo convintamente: ha espresso quanto, con sfumature diverse ma con la stessa sostanza, vado ripetendo da mesi nei dibattiti in Consiglio comunale. La facciata di Palazzo dei Priori, con la sua fiera bellezza, non è una bacheca per appunti o uno stenditoio di striscioni. Mi meraviglio che non si levino altre voci in merito, tra quanti, negli anni passati, avevano frequentemente da eccepire - spesso correttamente - su ogni minimo aspetto che riguardasse Piazza 4 Novembre e il profilo più bello e importante della nostra Perugia.
Così l’ex assessore alla cultura e ora consigliere di opposizione Leonardo Varasano sulla polemica di mezz’estate sollevata da Italia Nostra, a riguardo degli stendardi sul palazzo del Municipio. "Banner e striscioni - scrivono gli ambientalisti, invitando la Soprintendenza ad esercitare il suo ruolo di tutela dei monumenti - ne mortificano il valore e lo degradano a supporto pubblicitario di mostre ed eventi che spesso poco o nulla hanno a che fare con l’identità di questa città ricca di suo di arte e di storia; o a supporto di declamazioni politiche che evocano scritte retoriche di tempi remoti, e ora vengono imposte su quella parete civica, cioè di tutti, come post privati su un social".
Le reazioni tra favorevoli e contrari non tardano ad arrivare. Soprattutto sui social: "Tutti gli striscioni sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri", scrive un avvocato. Ma c’è anche chi difende l’attuale Giunta: "Sono ormai decenni che su palazzo dei Priori sventolano banner e manifesti pubblicitari". "Propaganda e sciatteria - osserva una lettrice - sono pessimi compagni di viaggio. Ma qualcuno li confonde con simboli di libertà".
Silvia Angelici