
Qui i gazebo ieri in piazza, sotto la spillatrice davanti alla Fontana Maggiore
Un piazza senza pace. Dai campi di basket alle motociclette, passando per i vandali fino al baldacchino per la birra. Al centro sempre Piazza IV Novembre e la Fontana Maggiore. E le critiche arrivano da sinistra e da destra, dipende da chi sta all’opposizione e da chi al governo della città. Dopo il caso del vandalo che ha fatto pipì sul monumento simbolo della città, adesso a sollevare la polemica è la consigliera di Fratelli d’Italia, Clara Pastorelli. Ieri ha pubblicato sulle sue pagine social una serie di foto con i gazebo per la manifestazione referendaria piazzati ai piedi della Fontana Maggiore, del palco per il concerto e della "spillatrice" per la birra, montata a ridosso del monumento.
"Si concede la piazza “grande” della nostra città a scopo politico – scrive Pastorelli –. La carota e un concerto e la birra. Ma è allestito qualcosa che è uno schiaffo a tutto: al bello, alla cultura, al rispetto. Mi sia consentito: alla decenza". "La fontana del 1200 simbolo di questa città utilizzata come quinta teatrale per una sagra della birra – aggiunge – , con spillatrici e quant’altro attaccate alla stessa. Mai, mai vista una cosa del genere a mio ricordo. Il sindaco e l’assessore alla cultura, persone dotate di gusto e garbo, sapranno certamente emendare questo scempio". Seguono come sempre decine di commenti per un argomento che è sempre molto sentito.
Lo scorso novembre la Giunta aveva approvato un provvedimento con il quale si diceva addio a banchi e bancarelle in Piazza IV Novembre. E anche a moto e auto raduni. La sindaca Vittoria Ferdinandi e lo avevano emanato le linee di indirizzo per le manifestazioni fieristiche in centro storico. "Si tratta di regolamentare queste situazioni per evitare che l’acropoli e soprattutto alcuni angoli di essa, diventino un ‘eventificio’ – disse la prima cittadina –. Fiere e mercati devono insomma essere armonizzati sia con le bellezze della città, sia con le attività commerciali fisse. Devono rappresentare un valore aggiunto e non un problema per chi vive e lavora nell’acropoli".