MICHELE NUCCI
Cronaca

La medicina del futuro. Diagnosi e cure mirate. Scatto decisivo dell’Umbria

Progetto Regione-Università per innalzare la ricerca scientifica . Tecnologie in grado di rivelare anni prima il rischio di sviluppare malattie. .

A firmare l’atto la presidente della Regione, Stefania Proietti e il rettore dell’Univesrità, Maurizio Oliviero

A firmare l’atto la presidente della Regione, Stefania Proietti e il rettore dell’Univesrità, Maurizio Oliviero

Ieri mattina Università e Regione hanno firmato un memorandum che punta a innalzare in modo decisivo la ricerca scientifica in campo medico in Umbria. Un passo fondamentale che fa parte del progetto del “Curi“ - Centro umbro di ricerca e innovazione – e che partirà nel giro di due mesi. Quello che nascerà viene prospettato come un Centro di eccellenza mondiale per la medicina predittiva, quel ramo della medicina che si concentra sull’identificazione del rischio di sviluppare malattie in individui sani, spesso attraverso l’analisi del loro patrimonio genetico e di altri fattori individuali. L’obiettivo è quello di intervenire precocemente con misure preventive per evitare o ritardare l’insorgenza della malattia (a iniziare dai tumori), personalizzando gli interventi in base alle caratteristiche uniche di ciascun individuo per renderle così più efficaci possibili.

A firmare l’atto la presidente della Regione, Stefania Proietti e il rettore, Maurizio Oliviero che ha spiegato in concreto come si concretizzerà il tutto. "Il progetto propone un modello integrato che combina tre pilastri essenziali – ha detto il rettore uscente –: campioni biologici di qualità alimentati da campioni provenienti da cliniche universitarie, raccolti secondo rigorosi protocolli clinici e molecolari. A ciò si aggiunge un coinvolgimento attivo della popolazione, promosso dalla governance regionale, per garantire una base dati solida, rappresentativa e utile alla ricerca traslazionale. Tecnologie analitiche all’avanguardia in grado di rilevare biomarcatori anche in tracce minime, assicurando così diagnosi accurate e monitoraggi efficaci per la personalizzazione delle cure; intelligenza artificiale per la conoscenza biomedica in grado di analizzare grandi volumi di dati biologici, clinici e molecolari. Questi sistemi – ha proseguito - saranno capaci di trasformare i dati in conoscenza utile, generando soluzioni concrete per la medicina di precisione". Sul piatto ci sono i 5milioni di euro del “Curi“ con la Regione che si è impegnata a sostenere ulteriormente questo progetto con risorse regionali disponibili. "Si tratta di un progetto – ha concluso la presidente Proietti –, che vedrà la Regione Umbria come prima sede in Italia che ha stipulato un accordo di tale importanza". Importante sarà anche la collaborazione che verrà attivata con Confindustria Umbria.

M.N.