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Ricerca: con “enLIGHT” una piattaforma ottica per controllare i farmaci antidiabete

Finanziato dall’ERC il progetto nato alla Scuola Normale Superiore punta a migliorare l’efficacia delle terapie

Il professor Francesco Cardarelli

Il professor Francesco Cardarelli

Pisa, 14 luglio 2025 – Valutare con precisione la composizione e la tenuta dei farmaci, in particolare di quelli contro il diabete, per migliorarne la stabilità, la biodisponibilità e l’efficacia terapeutica. È l’obiettivo del progetto enLIGHT del professor Francesco Cardarelli, della Scuola Normale Superiore, che ha ricevuto un finanziamento europeo “Proof of Concept”: un’opportunità riservata ai ricercatori già vincitori di un premio ERC per esplorare il potenziale innovativo delle loro scoperte e valutarne la fattibilità commerciale e l’impatto sociale.

“Vogliamo sviluppare una tecnologia ottica innovativa che consenta l’analisi rapida, quantitativa e non invasiva dello stato fisico, dell’efficienza di incapsulamento e della stabilità di farmaci nanoformulati – spiega Cardarelli, professore di Fisica per le scienze della vita, l’ambiente e i beni culturali –. La novità del nostro approccio risiede nell’utilizzo del segnale intrinseco, la luminescenza, del principio attivo dei farmaci per studiarli senza la necessità di etichettature o procedure invasive, offrendo un’alternativa veloce e poco costosa rispetto alle tecniche tradizionali”.

Il progetto si focalizza in particolare sulle nanoformulazioni di farmaci antidiabetici, quali insulina, analoghi del GLP-1 e baricitinib (un inibitore JAK emergente per il trattamento del diabete). Grazie all’analisi del tempo di vita della luminescenza e all’utilizzo di un metodo grafico rapido e intuitivo, che non richiede modelli di fitting, la tecnologia enLIGHT permette di valutare con precisione la composizione e la tenuta dei farmaci all’interno dei vettori nanostrutturati, anche in condizioni fisiologiche.

“La tecnologia, attualmente basata su un complesso sistema di laboratorio, ha già dimostrato la capacità di svelare comportamenti inattesi di farmaci approvati dalla FDA, come Doxil® e Onivyde®, evidenziando instabilità e perdite finora non rilevate – prosegue Cardarelli –. Questi risultati hanno dato vita a nuovi sviluppi e applicazioni grazie anche alle collaborazioni in corso con FLIM LABS S.R.L., azienda italiana specializzata in analisi basate sulla fluorescenza e strumentazione ottica. L’obiettivo del progetto è ora sviluppare un dispositivo compatto, semplice da usare e adatto all’impiego quotidiano in laboratori farmaceutici e di ricerca”.

Il team multidisciplinare coinvolge esperti della Scuola Normale Superiore nelle discipline biofisica, nanomedicina, chimica e imaging avanzato, insieme a DayOne, startup studio specializzato nel trasferimento tecnologico e nello sviluppo di prodotti innovativi, che coordina gli aspetti di business e commercializzazione. enLIGHT, emanazione del progetto di Cardarelli “CAPTUR3D”, ERC Consolidator Grant da 2 milioni avviato nel 2021, si propone come uno strumento rivoluzionario per accelerare lo sviluppo e il controllo qualità delle nanomedicine, con potenziali impatti significativi sulla ricerca e sulla produzione di farmaci più efficaci e sicuri per il trattamento del diabete e di altre patologie.