GABRIELE MASIERO
Cronaca

Spari alla Stella Maris, è stata un’intimidazione

Tre colpi sparati a salve, con chiaro intento intimidatorio. La polizia è a un passo da chiudere il cerchio...

Indagini in corso sui colpi esplosi dal finestrino di un’auto in corsa contro la Stella Maris a Calambrone

Indagini in corso sui colpi esplosi dal finestrino di un’auto in corsa contro la Stella Maris a Calambrone

Tre colpi sparati a salve, con chiaro intento intimidatorio. La polizia è a un passo da chiudere il cerchio sull’episodio che ha squarciato la quiete di una domenica pomeriggio sul litorale per fortuna in una giornata in cui a farla da padrone è stato il maltempo con le spiagge che non erano dunque prese d’assalto come d’abitudine in questo periodo nei giorni festivi. A Calambrone, tuttavia, in molti hanno udito quei botti e si sono spaventati, anche per l’arrivo pochi minuti dopo di una Volante della polizia.

Ventiquattr’ore dopo l’"agguato" la polizia però potrebbe già essere sulle tracce dell’autore. Ma andiamo con ordine. Potrebbe essere individuata a breve, quasi certamente un uomo, la persona che ha sparato a salve come gesto dimostrativo nei confronti dell’ospedale Stella Maris. Tre colpi esplosi da un’auto in corsa, di grossa cilindrata e di colore grigio, dal finestrino della quale è spuntato il braccio che impugnava la pistola che ha fatto fuoco. Secondo quanto si è appreso da ambienti investigativi, sull’episodio indaga la squadra Mobile che tuttavia mantiene il massimo riserbo, il movente dovrebbe essere ricondotto a una lite avvenuta nei giorni precedenti tra il personale dell’ospedale neuropsichiatrico infantile e alcuni familiari dei pazienti.

Altri dettagli non si conoscono e gli inquirenti hanno imposto una cortina di silenzio sulle indagini che sarebbero tuttavia vicine a una svolta. Grazie alle testimonianze raccolte dai poliziotti e anche dall’analisi della telecamere di videosorveglianza urbana presenti sulla strada l’individuazione dell’auto sarebbe molto vicina. Una volta individuata e trovata la macchina, gli inquirenti risaliranno ai proprietari e, comunque, all’utilizzatore della stessa nel raid di domenica pomeriggio.

A quel punto si cercherà di completare il puzzle e di ricostruire i contorni della vicenda per chiarire il movente che ha spinto a compiere un gesto di questo genere. Chi ha sparato, tuttavia, sapeva che non avrebbe procurato danni a persone, ma la volontà intimidatoria è, secondo la questura, inequivocabile. Sarebbero già stati ascoltati a sommarie informazioni alcuni dipendenti della Stella Maris, anche per conoscere i dettagli delle liti che sarebbero avvenute in ospedale nei giorni precedenti.

Gab. Mas.