MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

“Servono più controlli”. Il Comune chiede aiutoper i centri di accoglienza

Arriva la dura presa di posizione dopo l’accoltellamento dell’altro pomeriggio. L’amministrazione santostefanese vuole garanzie sui livelli di sicurezza

Un centro di accoglienza (foto di archivio)

Un centro di accoglienza (foto di archivio)

Santo Stefano Magra (La Spezia), 14 luglio 2025 – Verrà ascoltato stamani in carcere il 25enne che l’altro pomeriggio ha colpito con una coltellata al braccio un addetto alle pulizie all’interno del centro di accoglienza di Vincinella a Santo Stefano Magra. Il giovane sarà assistito d’ufficio dall’avvocato Livia Cristina Mornelli del foro spezzino. Il grave episodio intanto ha sollevato la dura presa posizione del sindaco Paola Sisti e dell’assessore alla sicurezza Jacopo Alberghi che hanno chiesto maggiori controlli per conservare livelli di sicurezza e decoro.

“Non è rilevante – spiegano – che il ragazzo accusato dell’accoltellamento non fosse ospite del centro. I gravissimi fatti di violenza si sono verificati all’interno della struttura con ingresso incontrollato di soggetti terzi. Proprio per questo, come già segnalato in tempi non sospetti, pretendiamo che venga esercitata un’adeguata custodia degli spazi e che gli organi istituzionali a ciò deputati, Prefettura in primis e Forze di Polizia in ambito di immigrazione, procedano a tutte le necessarie verifiche e ispezioni, relazionando al sindaco”. Gli amministratori, non senza polemica, hanno sottolineato come l’informazione dell’accaduto sia arrivata soltanto dagli organi di informazione. Il nuovo episodio riporta però alla memoria un episodio di appena un mese fa. “Anche a giugno – proseguono – ci sono stati alcuni episodi spiacevoli all’interno del centro commerciale La Fabbrica. Abbiamo svolto un primo passaggio istituzionale con la Prefettura segnalando uno stato di degrado crescente legato al sovraffollamento incontrollato dei centri chiedendo attenti controlli”.

La reazione di Paola Sisti e Jacopo Alberghi non mette però in discussione il significato di accoglienza e aiuto. “Principi – concludono – sui quali abbiamo sempre creduto. Ma non intendiamo farlo a discapito del nostro territorio. Siamo al limite e dobbiamo preservare i livelli di sicurezza e decoro che hanno sempre fatto di Santo Stefano un’ottima realtà in cui vivere. Come prevedono norme e nostro piano comunale della sicurezza urbana, che stiamo redigendo, è quindi essenziale che tutte le Istituzioni esercitino il loro ruolo nel perimetro di competenze assegnate ed è questo che pretendiamo. Il nostro Comune non può e non deve subire situazioni di questo tipo ed è per questo che chiediamo attenti e costanti controlli dei centri ad opera della Prefettura, valutando e disponendo anche la chiusura in assenza di un cambio di rotta rispetto all’attuale gestione”. L’operatore ferito è stato giudicato guaribile in sette giorni ma la paura di quanto accaduto lo accompagnerà per tanto tempo”.