DANIELE ROSI
Cronaca

Sbarcati altri trenta migranti. Sorrisi, abbracci e strette di mano. Ci sono anche otto bambini

Nel tardo pomeriggio di ieri l’arrivo della ong tedesca “Sea Watch 5“ allo scalo di Carrara. Vengono da Egitto e Sudan, saranno smistati in Toscana. I minori destinati a restare in provincia.

Lo sbarco dei 30 migranti ieri pomeriggio a Carrara (Foto Letizia Delia)

Lo sbarco dei 30 migranti ieri pomeriggio a Carrara (Foto Letizia Delia)

Abbracci e sorrisi, dopo una giornata torrida, per celebrare la fine del viaggio. Scene già viste ma ancora una volta molto significative, quelle apparse lungo la scaletta della nave ong Sea-Watch 5 con protagonisti da una parte i migranti a bordo della nave, dall’altro il personale della ong, che ha portato per l’ennesima volta a termine un lungo viaggio della speranza per queste trenta persone. Una scaletta che, metaforicamente, nel momento in cui la si attraversa, per le persone a bordo, dopo tanti giorni di viaggio uniti a stanchezza e ansia, diventa un simbolo di ripartenza, di un nuovo inizio.

E’ arrivata intorno alle 19.30 la nave ong tedesca Sea-Watch 5, già in passato più volte sbarcata con i migranti a Marina, sebbene in questo caso con un numero di persone decisamente più esiguo rispetto alle precedenti occasioni. Un viaggio che non era iniziato nel migliore dei modi per i migranti, come aveva raccontato la stessa ong, parlando di un salvataggio difficoltoso a causa della presenza delle milizie libiche in mare, che avevano minacciato e intimidito lo staff di soccorso della nave, oltre agli stessi migranti.

Come capita ogni volta in uno sbarco, i primi a scendere dalla nave sono stati i più fragili, in questo caso i minori, seguiti poi dagli adulti a bordo. I trenta migranti sono tutti uomini, di cui otto minori non accompagnati. Non sono mancati abbracci, pacche sulle spalle e strette di mano. Si tratta di un dettaglio che colpisce sempre in ogni sbarco, considerato che si tratta di persone che hanno incrociato le loro vite con quelle del personale a bordo solo alcune ore prima. Poche ore in cui però evidentemente si riescono a sviluppare empatia e curiosità, da entrambe le parti.

Presente in banchina la solita numerosa squadra dell’accoglienza, coordinata dalla Prefettura locale e composta da volontari, Croce Rossa, Asl, forze dell’ordine, Autorità portuale e Capitaneria di porto. Sul posto anche la sindaca Serena Arrighi, la vicesindaca Roberta Crudeli e l’assessore Carlo Orlandi. La maggior parte dei migranti, fa sapere il viceprefetto Andrea Di Leo, è originaria dell’Egitto e del Sudan: gli adulti resteranno in strutture della Toscana, i minori nella nostra provincia.

Seguendo un iter ormai collaudato dai precedenti 18 sbarchi dal 2023 a oggi, i migranti hanno ricevuto i primi controlli a bordo, per poi essere accompagnati alla Imm per identificazione e controlli medici. "Persone costrette a viaggi inutilmente lunghi – ha detto la sindaca Serena Arrighi – Inoltre, gli sbarchi ravvicinati hanno dei costi per il nostro Comune".

Daniele Rosi