
Sarzana si candida a capitale italiana della cultura: Brugnaro, Manti, Sisti, Cecchinelli, Ponzanelli, Paoletti, Galazzo, Guerrini, Paganini, Silvestri
Sarzana, 12 luglio 2025 – Questa volta l’affare sembra serio e soprattutto possibile. Dopo i tentativi di collaborazione del passato andati a vuoto o non completamente decollati perchè il campo largo ha sempre trovato limiti e ostacoli la richiesta di aiuto lanciata da Sarzana ha fatto centro. Non è per nulla scontato radunare sindaci e direttori di musei sotto il sole battente tra i merli della Fortezza di Sarzanello per fissare un accordo che apparentemente potrebbe premiare un solo Comune. Ma la corsa di Sarzana a capitale della cultura 2028 per avere forza deve necessariamente ricevere la spinta concreta e non soltanto il tifo dei territori confinanti.
Quelli che con la loro tradizione, storia e bellezza potranno garantire un peso specifico prezioso. Non ci sono rivalità, senso di appartenenza e gestione dell’orticello. Il piano presentato dalla sindaca Cristina Ponzanelli e dall’assessore Giorgio Borrini ha convinto gli altri amministratori e enti, tra cui Regione Liguria, della bontà del progetto. Insomma gloria per tutti e non soltanto per chi si è lanciato in una corsa sulla distanza che porterà al 2028. Ieri mattina per la presentazione è stato scelto il luogo simbolo della città: la Fortezza Castruccio Castracani di Sarzanello. Un gioiello che domina la valle guardando la Lunigiana e il mare.
Insieme alla prima cittadina sarzanese e all’assessore Giorgio Borrini si sono presentati i sindaci Umberto Galazzo (Ameglia); Monica Paganini (Arcola); Katia Cecchinelli (Castelnuovo Magra); Alessandro Silvestri (Luni); Paola Sisti (Santo Stefano Magra), Massimo Bertoni (Vezzano Ligure), Leonardo Paoletti (Lerici); Corrado Fabiani (Brugnato); Egidio Banti (Maissana). Una presenza particolarmente significativa è stata quella di Alessandra Guerrini, direttrice della Direzione Regionale Musei Liguria, Marcella Mancusi del Museo di Luni e Raffaele Colombo direttore dei Musei Liguria. Nella grande soddisfazione la sindaca Cristina Ponzanelli non ha nascosto un pizzico di emozione per l’entusiasmo dimostrato dai colleghi, anche di orientamento politico differente, che hanno accolto l’opportunità. Un patto nel segno della cultura e nel ricordo, come ha evidenziato Paola Sisti sindaca di Santo Stefano Magra, di quanto nella storia il legame tra territori confinanti sia servito anche per tenere lontane le mire espansionistiche degli invasori.
“Questa candidatura – ha spiegato Cristina Ponzanelli – parte da Sarzana, ma è espressione di un territorio intero, vivo, coeso e orgoglioso. È una sfida nata da Sarzana, città di impavidi, ma pensata sin dall’inizio per essere condivisa. Una candidatura che non celebra se stessa, ma propone un modello che guarda alla cultura come infrastruttura sociale, motore di sviluppo, rigenerazione urbana, programmazione diffusa, qualità della vita attraverso la riqualificazione degli spazi urbani e la tutela della bellezza.
Il primo nucleo che oggi si presenta unito rappresenta un’area vasta e strategica dalla Val di Magra alla Val di Vara passando per il Golfo dei Poeti”. La storia continua e per questo Sarzana ha fatto il grande salto. “Riprendendo la stessa storia di questo territorio, che ha deciso di affermare la propria centralità culturale. Sarzana si candida a Capitale Italiana della Cultura con la forza della sua storia, ma anche con l’umiltà e il coraggio di chi vuole costruire futuro insieme agli altri. Ringraziamo Regione Liguria, che attraverso il nostro Presidente ha espresso parole forti a sostegno di una candidatura regionale unitaria, la Diocesi e il nostro Vescovo, i sindaci, gli amministratori e tutti coloro che hanno creduto in questa visione. Questo è solo l’inizio, e la nostra porta resta aperta a chi vorrà unirsi a questo cammino”.
Massimo Merluzzi