GABRIELE MANFRIN
Cronaca

L’intervento? Lo fa il robot. Il futuro in sala operatoria

Fondazione CR Firenze dona a Careggi il sistema robotico Da Vinci – Single Port. Un’incisione di tre centimetri, visione 3D e una ’mano’ più precisa dell’uomo.

Il presidente di Fondazione CR Firenze, Bernabò Bocca, illustra l’operazione

Il presidente di Fondazione CR Firenze, Bernabò Bocca, illustra l’operazione

Una sola incisione di tre centimetri, visione 3D ad altissima definizione e un braccio robotico che opera con più precisione di una mano umana. Sembra fantascienza, invece è il presente della chirurgia a Careggi. Fondazione CR Firenze ha deciso di donare all’Azienda ospedaliero-universitaria il sistema robotico Da Vinci – Single Port, il più avanzato disponibile oggi in Italia che potrà essere utilizzato in oltre 650 interventi l’anno.

Un investimento da 2,2 milioni di euro che rivoluziona la sala operatoria e promette di alleggerire, finalmente, anche le liste d’attesa. Con un solo accesso nel corpo del paziente – invece dei 4-7 delle versioni precedenti – il robot riduce l’invasività e migliora radicalmente i tempi di recupero.

"Un cambio di paradigma nella chirurgia mininvasiva –dice il presidente di Fondazione CR Firenze, Bernabò Bocca,– il sistema rappresenta il massimo livello disponibile per precisione, quando si investe nella salute, nessuna cifra è mai esagerata. Siamo orgogliosi di contribuire a potenziare un’eccellenza della sanità toscana come Careggi, mettendo la migliore innovazione possibile al servizio della salute".

L’attrezzatura sarà operativa in sei diverse specialità: chirurgia toracica e pediatrica, urologia, ginecologia, senologia e chirurgia generale, e il sistema, già attivo in soli cinque ospedali in tutta Italia, rende Careggi l’unico centro in Toscana dotato di questa tecnologia. In particolare, sono previsti nell’arco di 1 anno circa: 60 interventi ginecologici; 70 interventi senologici, 140 interventi di chirurgia generale, 300 interventi urologici, 60 interventi di chirurgia toracica e una trentina di interventi di chirurgia pediatrica in collaborazione con l’ospedale MeyerNon è però solo una questione di modernità. Il nuovo "Da Vinci SP" – grazie a un endoscopio flessibile che restituisce immagini in 3D HD – consente al chirurgo di operare da una console remota con una precisione e libertà di movimento superiori al lavoro manuale. Il risultato? Meno dolore per il paziente, dimissioni più rapide, ritorno alla vita quotidiana in tempi record.

"Riduciamo degenze di 24-48 ore e aumentiamo l’efficienza complessiva – spiega Andrea Minervini, direttore dell’Urologia di Careggi – I benefici sono trasversali a molte branche e ci aspettiamo anche un taglio importante alle liste d’attesa". Proprio questo è l’altro fronte su cui si gioca la partita. In parallelo al nuovo robot, Fondazione CR Firenze garantirà per un anno anche il noleggio gratuito di un secondo sistema Multiport, che si aggiungerà ai tre già presenti.

L’obiettivo dichiarato è ridurre di 23 giorni i tempi d’attesa per patologie oncologiche e di ben 68 per quelle non oncologiche. Il potenziamento tecnologico sarà anche un’opportunità formativa: le nuove piattaforme saranno usate dai medici in formazione per esercitarsi su simulatori, grazie a un laboratorio interno già sviluppato con precedenti bandi della Fondazione.

Non solo alta tecnologia, dunque, ma anche concretezza: più interventi, più in fretta, e meno giorni persi aspettando una chiamata.