
Sono intervenuti i Carabineri
Quando la pattuglia è arrivata lera per strada, seminudo e confuso. Poco prima aveva aggredito il padre, con il quale convive. Un trentenne è stato arrestato a Perugia acausa dei suoi ateggiamenti aggressivi sia con l’azniano genitore che con i carabinieri. A dare l’allarme ai militari una chiamata al 112 che segnalava appunto l’episodio violento in corso.
Quando la pattuglia è arrivata sul posto, il ragazzo è stato trovato davanti alla casa di famiglia, in evidente stato di alterazione per l’assunzione di droghe, motivo per cui aveva anche aggredito il padre. I militari hanno quindi provato ad avvicinarlo, ma la reazione del trentenne è stata piuttosto violenta. Ha infatti dato in escandescenze ed è stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Ricostruito quanto accaduto prima dell’intervento delle autorità, a carico del trentenne è scattata anche la denuncia per maltrattamenti in famiglia. Già comparso davanti al giudice, il suo arresto è stato convalidato ed è poi stato rimesso in libertà con la misura cautelare dell’obbligo di presentazione in caserma.
Non è il primo caso di famiglie che si rivolgono alle forze dell’ordine per arginare la violenza dei figli scatenata dall’uso di alcol e droghe. Di recente anche una madre è stata costretta a rivolgersi ai Carabinieri per evitare le botte della figlia. Nei giorni scorsi ancora violenza consumata tra le mura di casa, ma questa volta le sostanze stupefacenti non c’entrano, da parte di un giovane di 23 anni, di origine marocchina, accusato di maltrattamenti nei confronti della madre e della sorella minore. Secondo la ricostruzione dell’accusa, le due donne sarebbero state sottoposte a ripetute condotte vessatorie e oppressive, giustificate dal ragazzo con la presunta “colpa” di essersi eccessivamente occidentalizzate.