
Una veduta del parco di Pinocchio che da tanti anni è una vera a propria istituzione in Toscana. Il parco monumentale è un percorso a tappe con edifici, sculture e opere di grandi artisti del Novecento
Con una interrogazione, il consigliere comunale di Pescia Cambia, l’ex sindaco Oreste Giurlani, torna a sollevare la questione del futuro del parco di Collodi. "Perché il Comune sta ostacolando la possibilità di ingresso di un socio privato che potrebbe rilanciare la struttura- chiede - per la quale l’amministrazione non garantisce alcuna possibilità di sviluppo".
Giurlani ricorda che da anni si discute su un progetto di rilancio per Collodi, "con l’obiettivo di coinvolgere soggetti privati oltre a risorse pubbliche, visto che la parte più rilevante del progetto si fonda sulla costituzione di una nuova società con il gruppo Costa e l’attuale proprietà della Villa e giardino Collodi; che la costituente società prevede il conferimento del parco di Pinocchio, quello della villa e giardino Collodi e da parte del gruppo Costa i fondi necessari alla riqualificazione e al rilancio della capacità attrattiva della figura di Pinocchio", realizzando anche nuove attrazioni ludico-didattiche, in modo che la Fondazione manterrebbe il proprio ruolo di ente vocato alla valorizzazione della figura e l’opera di Collodi".
Il consigliere di Pescia Cambia constata come "il sindaco di Pescia, peraltro collegato in video, si è astenuto sul progetto e successivamente votato contro il bilancio della Fondazione"; per questo chiede "le motivazioni di queste decisioni di fronte ad un progetto che finalmente può rappresentare una occasione prioritaria per il rilancio di Collodi, parco, Villa e giardino e la stessa Collodi Castello, con una offerta ludica, didattica e turistica innovativa", e "per quale motivo l’ingresso di soggetti privati, del resto già largamente presenti a Collodi, debba essere visto come un problema invece che una opportunità".
In chiusura, chiede "quali e se ci siano concrete proposte alternative che possano garantire il rilancio di Collodi" e "se ci sia la consapevolezza che se non si realizzasse un progetto di rilancio Collodi, il parco, la Fondazione sarebbero condannati ad un inarrestabile declino". Abbiamo contattato il sindaco Riccardo Franchi, per dare voce all’amministrazione: "La sede per rispondere all’interrogazione è il consiglio comunale- commenta – parleremo in quell’occasione, spiegando tutto quanto ci sarà da chiarire e fornendo tutte le risposte richieste. Quella è la sede per le discussioni politiche".
Emanuele Cutsodontis