MICHELA MONTI
Cronaca

Sud di Pistoia paralizzato. La protesta dei residenti

In contemporanea gli interventi sulla rete idrica e quelli programmati dalla Provincia

Nella foto d’archivio, auto in coda

Nella foto d’archivio, auto in coda

PISTOIADa una parte Publiacqua, dall’altra la Provincia. Risultato: la zona sud di Pistoia è letteralmente ostaggio dei cantieri. In via Bonellina, dal 25 agosto al 12 settembre, il traffico è bloccato a causa dei lavori di sostituzione della rete idrica. Vietati transito e sosta nel tratto compreso tra via del Fiume e via Ombrone Vecchio, con deviazioni obbligatorie e passaggi pedonali protetti che però non bastano a garantire scorrevolezza e sicurezza.

Nel frattempo, come se nulla fosse, la Provincia ha dato il via al cantiere di asfaltatura sulla Strada Provinciale Montalbano proprio in località Casenuove di Masiano, uno degli assi principali di collegamento verso la città da Casalguidi.Qui le ruspe stanno intervenendo restringendo le carreggiate e costringendo automobilisti, bus e mezzi pesanti a interminabili code. Ore di disagi incredibili.

"Pedoni, automobilisti e persino mezzi pubblici sono stati dirottati su percorsi alternativi che allungano i tragitti di chilometri, rendendo complicata la vita quotidiana non solo ai residenti ma anche a chi deve recarsi in città per lavoro o studio" spiega chi vive nel luogo o deve arrivarci per lavoro.

I commercianti della zona parlano di un calo drastico di clienti, “spariti” a causa dell’impossibilità di raggiungere le attività senza restare imbottigliati nel traffico."Il problema non sono i lavori in sé – ci dicono – che pure risultano necessari, ma la tempistica: è incomprensibile che Comune e Provincia non si siano coordinati, aprendo contemporaneamente due cantieri così impattanti su vie parallele e di collegamento strategico". Una scelta miope, secondo i residenti, che tradisce l’assenza di una visione di mobilità complessiva. Non manca, a dire il vero, anche chi sostiene che separare gli interventi, di fatto, li prolunga nel tempo, ma sembrano essere la minoranza.

"L’impressione – conclude il residente – è che a rimetterci siano sempre e solo i cittadini, costretti a fare i conti con la paralisi viaria, mentre le istituzioni sembrano guardare altrove. Sarebbe bastato programmare gli interventi in due momenti diversi, evitando di bloccare la stessa area nello stesso periodo".