Non si trova più il modo di arrivare a Pistoia in tempi ragionevoli, ormai da tempo. Non è bastata la...
Non si trova più il modo di arrivare a Pistoia in tempi ragionevoli, ormai da tempo. Non è bastata la chiusura del cantiere di Borghetto per ridare fluidità al traffico: nella mattina di ieri si contavano file di decine di auto, sia verso la città che verso la montagna, il tutto per il cantiere nel tratto finale della discesa della statale 66, provocando il furore degli automobilisti imprigionati nella coda. Il serpentone si vedeva da chilometri e il gran numero di camion ha aiutato a rendere l’aria irrespirabile.
Nella Valle del Reno c’è stato anche l’immancabile scambio di insulti tra conducenti di auto veicoli e ciclisti che viaggiavano appaiati senza particolare fretta, mentre arrivati all’abitato de Le Piastre l’amara ironia degli avventori del bar si è scatenata su una traccia che attraversa tutta la strada, davanti alla pizzeria posta a metà del rettilineo che attraversa il paese, fatta esattamente una settimana dopo la fine dei lavori di asfaltatura, per la posa della fibra telefonica. Non che sia una novità assoluta quella di iniziare a intaccare i lavori fatti il giorno prima, soprattutto quando si parla di asfaltature.
A Cireglio invece per vedere la fine dell’asfaltatura ci sarà da aspettare ottobre, ma a Castello ancora delle tracce per portare il metano, non se ne parla, mentre lungo il dirizzone del paese i camion che passano scarichi fanno vibrare le case tra le proteste dei cittadini. Lunedì però i giocatori della Pistoiese vengono a cena in piazza de Le Piastre, dove incontreranno i tifosi, dopo aver inaugurato un campetto all’inizio della strada che conduce a Prunetta. Chissà se almeno per il loro arrivo il cantiere sarà concluso.
Andrea Nannini