
Tra circa un mese il ritorno sui banchi (archivio)
Anche per l’anno scolastico 2025/26 il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha autorizzato un contingente ridotto di assunzioni a tempo indeterminato per il personale Ata, alimentando le preoccupazioni dei sindacati e confermando un trend di stabilizzazioni limitate, già visto per il personale docente. Il decreto ministeriale del 6 agosto ha fissato a 10.348 le immissioni in ruolo a livello nazionale, di cui appena 824 destinate all’Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione (ex Dsga). Numeri che, seppur in lieve crescita rispetto all’anno passato, restano fortemente insufficienti rispetto alle reali necessità delle scuole italiane.
Nella provincia di Pistoia la situazione appare tutt’altro che rosea. I dati provvisori – in attesa di eventuali minime rettifiche da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale Toscana – evidenziano che su un totale di 169 posti disponibili, solo 51 saranno effettivamente coperti con nuove immissioni in ruolo, pari al 30,2%. Una percentuale che peggiora di tre punti rispetto al 33,1% dell’anno scolastico 2024/25.
Nel dettaglio, per il profilo di Assistente Amministrativo sono 34 le disponibilità, ma solo 10 i ruoli assegnati (29,4%). Per gli Assistenti Tecnici le disponibilità sono 18 ma le immissioni si fermano a 3 (appena il 16,7%, in netto calo rispetto al 21,1% del 2024/25). Tra i Collaboratori Scolastici, su 117 posti disponibili se ne copriranno solo 38, ovvero il 32,5%, anch’esso in flessione rispetto al 35,3% dell’anno scorso.
"Dalle tabelle risulta evidente come non ci sia la volontà del Ministero di stabilizzare la situazione lavorativa di una buona parte del Personale Ata, così come era successo per i Docenti – denuncia Giandomenico Lotito, segretario della Flc Cgil di Pistoia –. È inaccettabile che, a fronte di una macchina scolastica che ha necessità di funzionare con continuità e competenza, si coprano solo il 30% dei posti effettivamente vacanti".
Tra i dati più critici emerge proprio la percentuale riservata agli Assistenti Tecnici, il cui ruolo è considerato fondamentale nella gestione dei laboratori scolastici, in particolare negli istituti tecnici e professionali: "Solo il 16% dei posti verrà coperto – prosegue Lotito –. È un chiaro segnale della scarsa attenzione verso una didattica che dovrebbe superare il modello esclusivamente frontale e valorizzare le attività pratiche".
Il sindacato sottolinea inoltre come eventuali "compensazioni" tra i vari profili, se decise a livello regionale, non risolveranno la questione: "Anche se l’Usr Toscana dovesse procedere con modifiche interne al contingente – spiega Lotito – questo avverrebbe solo sottraendo posti ad altri profili, tutti comunque essenziali per il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche".
La denuncia è rivolta direttamente al Ministero, accusato di scaricare sugli Uffici Scolastici Territoriali e sulle singole scuole la gestione di una situazione emergenziale cronica. "Ancora una volta, le scuole dovranno iniziare l’anno scolastico con organici incompleti e incertezze organizzative – conclude Lotito –. Per questo motivo la Flc Cgil esprime un giudizio fortemente negativo e non esclude nuove iniziative di mobilitazione".
M.M.