SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Sei mesi solo per le tasse. Cna passa all’attacco: "Un peso insostenibile"

A Pistoia il carico fiscale generale è pari al 52%, che significa 191 giorni di lavoro. Melani (Cna Toscana Centro): "Serve più attenzione verso il mondo delle pmi" .

Emiliano Melani, presidente Cna Toscana Centro

Emiliano Melani, presidente Cna Toscana Centro

Le imprese del capoluogo hanno dovuto aspettare fino al 9 luglio scorso per iniziare a produrre reddito per sé stesse visto che, fino a quel momento (quindi sei mesi e spiccioli da inizio anno) dovevano lavorare per…pagare le tasse. E’ davvero significativa, la simulazione effettuata dalla Cna all’interno del settimo rapporto "Comune che vai Fisco che trovi" che ha analizzato la situazione fiscale delle imprese nei 114 capoluoghi di provincia: e a Pistoia ci si è messo anche tre giorni in più rispetto a Prato dove invece, sempre secondo questa simulazione, si è iniziato a guadagnare dal 6 luglio. Un rapporto che si basa su quella che può essere un’impresa tipo, ovvero individuale con laboratorio di 350mq e negozio di proprietà per la vendita di 175mq.

Nella classifica nazionale Pistoia si piazza al 63° posto (graduatoria guidata da Bolzano) per la minor pressione fiscale registrando un ’Total Tax Rate’ (cioè un carico fiscale generale tra tasse nazionali e locali) pari al 52% che corrisponde a 191 giorni nei quali si lavora solo per pagare le tasse e gli altri 175 per produrre il reddito. "Anche se quest’anno il trend fiscale è in lieve controtendenza rispetto al passato – spiega il presidente di Cna Toscana Centro, Emiliano Melani – grazie anche a molte battaglie vinte dalla nostra associazione, va detto che si tratta di una magra consolazione. Lavorare da gennaio a luglio solo per essere in grado di far fronte all’erario è un peso ancora davvero insostenibile per qualsiasi imprenditore di ogni tipologia. Dal nostro punto di vista abbiamo capito che se si collabora costantemente con il Governo si trovano delle soluzioni per sostenere le imprese e si riesce ad incidere sui provvedimenti, in primis la Legge delega fiscale. Detto questo però è fondamentale agire anche a livello regionale e locale, la cui tassazione si somma al livello nazionale, su temi che riguardano la sopravvivenza stessa delle imprese, come la successione di impresa e i passaggi generazionali".

In questa fase, pertanto, la Cna chiede una maggiore attenzione da parte della politica verso le piccole imprese con la speranza che i percorsi di legge non subiscano, col passare del tempo, stravolgimenti o modifiche che causano incertezza. "La strada da percorrere – prosegue Melani - è quella della riduzione della pressione fiscale locale sul reddito delle imprese. E’ un sistema che ha aumentato gli obblighi di comunicazione delle informazioni a carico delle imprese pur avendo introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi. Riconosciamo che i passi in avanti compiuti sino ad oggi vanno nella direzione auspicata, ma molto ancora resta da fare per arrivare ad un fisco più equo e sostenibile per le piccole imprese". Le richieste che Cna, anche a livello di Toscana Centro, fa sono specifiche: riduzione della tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, eliminazione dell’Irap, introdurre un regime favorevole e agevolazioni per chi investe sull’impresa personale ed eliminare gli oneri impropriamente messi a carico delle aziende eliminando tutti i regimi Iva dei cosiddetti "reverse charge" e "split payment".

Saverio Melegari