La stagione turistica entra nel clou e registra un preoccupante rallentamento, con le associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti che lanciano un allarme unanime: il calo stimato si aggira intorno al 30%, evidenziando una situazione complessa che necessita di un cambio di rotta immediato. Una Volterra a tratti semi deserta che desta preoccupazioni. "Le immagini del parcheggio sotterraneo in piazza Martiri e del centro storico praticamente deserto dei giorni scorsi descrivono meglio di qualunque parola la situazione del turismo a Volterra. Il calo è sotto gli occhi di tutti, mi chiedo: cosa vogliamo fare per invertire questa pericolosa tendenza?". Esprime tutta la sua preoccupazione Sergio Brizi, presidente di Confcommercio Volterra. Un dato confermato da Jonni Guarguaglini, presidente di Confesercenti Valdicecina, che sottolinea la netta diminuzione del turismo proveniente dagli Stati Uniti, che negli ultimi anni aveva rappresentato una fetta importante delle presenze sul territorio.
"Un turismo in affanno. Quest’anno vediamo meno gruppi organizzati di turisti, ed è una stagione faticosa: ad oggi i pernottamenti sono ancora disponibili, una condizione che non si verificava da anni - è l’analisi di Guarguaglini. Secondo Brizi, le criticità legate alla viabilità hanno sicuramente inciso, ma non bastano a spiegare un simile tracollo in fatto di presenze turistiche. "I nostri meravigliosi musei, le bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche da sole non possono essere sufficienti ad attrarre un turista altospendente che prolunghi per più giorni la sua permanenza sul territorio. Serve una strategia di promozione e comunicazione seria, oltre a una seria volontà di programmare e investire su eventi di qualità in grado di richiamare turisti a Volterra". Il problema principe della città rimane il fenomeno del turismo mordi e fuggi, che lascia scarse ricchezze sul territorio, necessitando di un vero cambio di passo sulla visione commerciale della città".
Le speranze degli operatori si concentrano ora sulla seconda parte della stagione, con l’auspicio che il flusso turistico si mantenga almeno fino alla metà ottobre. "Serve uno sforzo condiviso per programmare più eventi e soprattutto di maggiore qualità – conclude Guarguaglini per Confesercenti – in grado di attrarre un pubblico più attento e interessato alle eccellenze del nostro territorio".