
La. zona della Stazione Centrale ieri in serata
Zona rossa (le misure di presidio straordinario del territorio) un mese esatto dopo. Siamo tornati nel quartiere, ma solo dopo le 19, perché i problemi, ce lo hanno detto tutti, "sono soprattutto alla sera": risse, pusher e auto spaccate. E infatti in tanti si chiedono che cosa succederà con l’arrivo dell’autunno, quando farà buio prima e la città sarà tornata a pieno regime. I loggiati sono quasi sgombri, lo spaccio non si vede, si riconosce la donna percossa pochi giorni fa. Ma è un giorno particolare, c’è la manifestazione per Gaza e in quelle strade, poco dopo, compaiono i manifestanti. "È la notte che qui cambia volto", ci dicono i residenti. "La zona rossa", ci aveva ripetuto la presidente del comitato cittadino, Sandra Capuzzi, "non è la soluzione, ma è l’unica che abbiamo al momento".
"Va un po’ meglio – tira le somme il direttore di Confcommercio Federico Pieragnoli che ha raccolto le voci dei ’suoi’ commercianti – La stretta si è vista. Una situazione straordinaria come quella della Stazione prevede di reagire anche con atti straordinari. È risolutiva? Non saprei. Così abbiamo una parvenza di normalità". Il punto è: "Quando finirà la zona rossa con il cambio orario, la brutta stagione, le persone che devono transitare da lì, che cosa succederà?", aggiunge Pieragnoli. Alessandro Trolese, imprenditore con attività in zona, vicepresidente vicario di Confcommercio Pisa, commenta: "La situazione è senz’altro migliorata – afferma – La costante presenza di forze dell’ordine rassicura imprenditori e clienti, residenti e turisti, e ci permette di lavorare con maggiore serenità. Suggerisco di continuare a effettuare controlli se possibile ancora più frequenti e capillari, così da rafforzare un messaggio di presenza vigile e di legalità". Anche i primi dati prevederebbero un miglioramento. "La destra – ha più volte detto Luigi Sofia, capogruppo Sinistra Unita - Avs – preferisce parlare di “emergenza” piuttosto che prendersi la responsabilità di un vero piano di riqualificazione, capace di affrontare in profondità la marginalità sociale, la microcriminalità, la speculazione edilizia, l’abbandono urbano". Un altro mese, poi sarà tempo di bilanci e nuove decisioni.
Antonia Casini