
L’assessora. Giovanna Bonanno
"La volontà di uscire dalla Società della Salute è già stata manifestata e il sindaco ha ricevuto mandato dal consiglio comunale: non viene meno e non si modifica a fronte di un eventuale scioglimento del consorzio. Anzi, il procedimento nei fatti si congloba con il recesso del Comune". A ribadirlo è l’assessora al sociale del Comune di Pisa, Giovanna Bonanno, rispondendo ieri in aula al question time presentato dal capogruppo de La Città delle Persone, Paolo Martinelli. L’intervento arriva dopo l’annuncio del Comune di Cascina di voler procedere allo scioglimento del consorzio, con possibile avvio della fase liquidatoria. Martinelli ha chiesto chiarimenti sulla posizione del Comune di Pisa in vista dell’assemblea dei soci della SdS, convocata per oggi, che dovrà votare proprio sul tema dello scioglimento.
Una scelta, quella ormai ritenuta inevitabile, che nasce principalmente dalla mancata copertura della perdita relativa all’annualità 2023 (oltre 1,6 milioni di euro), perdita che ha fatto seguito alla decisione del Comune di Pisa di recedere dal consorzio. "Voglio evidenziare – ha detto Bonanno in consiglio comunale – che siamo stati i primi a segnalare che la SdS non stava più in piedi". La decisione di Cascina, secondo l’assessora, conferma che Pisa ha intrapreso la strada giusta. "Pisa parteciperà all’assemblea per esprimersi sui punti all’ordine del giorno", ha infine aggiunto.
Non è dello stesso avviso Martinelli, che accusa l’assessora di aver "mescolato le carte": "Il consiglio comunale si è espresso per il recesso, non per lo scioglimento. Non è un dettaglio secondario capire se lo scioglimento verrà gestito da un liquidatore o da un consorzio con pieni poteri. Il Comune di Pisa ha portato la SdS alla sua fine, dopo averla messa in ginocchio: la fuga è un atto di irresponsabilità".
La questione, ora, è tutta tecnica. Ma sullo sfondo – come denunciano da tempo le organizzazioni del terzo settore – resta l’incognita sul futuro dei servizi sociosanitari e assistenziali.
Dal Partito Democratico arriva anche l’accusa di aver convocato il consiglio comunale solo per la surroga della nuova consigliera di maggioranza, Roberta Marchetti, subentrata dopo le dimissioni del vicesindaco Raffaele Latrofa e la conseguente nomina ad assessora dell’ormai ex consigliera Virginia Mancini. "È poco serio convocare un consiglio con un solo punto all’ordine del giorno, e che sia una semplice surroga", ha dichiarato il capogruppo del Pd, Matteo Trapani. Intanto, anche il consigliere di Diritti in Comune, Ciccio Auletta, ha inviato ieri una lettera aperta a tutti i sindaci dei Comuni soci della SdS, chiedendo il ritiro della delibera sullo scioglimento e sulla messa in liquidazione del consorzio, "in quanto priva dei necessari presupposti contabili, amministrativi e di merito".
Enrico Mattia Del Punta