
Da sinistra Matteo Trapani, Paolo Martinelli, Luigi Sofia e Ciccio Auletta
"Quanto accaduto oggi in conferenza dei capigruppo è di una gravità inaudita. La maggioranza che governa il Comune di Pisa ha annunciato che non convocherà alcuna seduta del consiglio comunale per discutere né avere mandato per esprimere il voto relativo allo scioglimento della Società della Salute, nonostante l’imminente assemblea dei soci che ha anche questo punto all’ordine del giorno ma solo per formalizzare la surroga di una consigliera di maggioranza rispetto alla composizione del consiglio dopo l’attribuzione dell’assessorato a Virginia Mancini". Lo affermano, dopo la conferenza dei capigruppo che si è svolta ieri, i leader della coalizione di centrosinistra Matteo Trapani (Pd), Paolo Martinelli (La città delle persone) e Luigi Sofia (Sinistra Unita) aggiungendo che l’amministrazione comunale "ha dichiarato che non parteciperà a quel voto, disertando un momento decisivo e venendo meno ai propri doveri istituzionali, oltre che negando una discussione pubblica sulla liquidazione del più importante consorzio di cui è socio di maggioranza da trent’anni". Secondo le opposizione è "una scelta inaccettabile, soprattutto perché è proprio il Comune ad avere contribuito in modo determinante alla crisi della Società della Salute, adottando una linea di boicottaggio sistematico che ha minato il funzionamento dell’ente e oggi la maggioranza, anziché assumersi la responsabilità politica e amministrativa di quanto accaduto, sceglie il silenzio e la fuga, negando il confronto anche in consiglio in quanto ci si è opposti alle nostre ripetute richieste di integrazione dell’ordine del giorno del 31 luglio proprio si questo tema". La polemica tra destra e sinistra sul futuro della Sds pisana va avanti da molti mesi, dopo la scelta dell’amministrazione di avviare l’iter di recesso dal consorzio per assumere in proprio la gestione e la conduzione dei servizi sociosanitari. Una decisione da sempre vista come il fumo negli occhi da sinistra, mentre il sindaco Michele Conti e le forze politiche che lo sostengono hanno sempre puntato il dito "contro quello che è diventato un carrozzone politico incapace di fornire risposte adeguate ai cittadini". "Si sta giocando - concludono Trapani, Martinelli e Sofia - con la vita delle persone, si sta smantellando senza trasparenza né confronto, una rete fondamentale di protezione sociale".
Sale sulle barricate anche Ciccio Auletta (Diritti in comune): "E’ inaudito che di fronte all’ ipotesi di liquidazione del consorzio di cui il Comune è socio di maggioranza si impedisca al consiglio comunale di esprimersi. Non solo è politicamente vergognoso ma anche dal punto di vista amministrativo privo di fondamento visto che tutti i consigli comunali soci della Sds tra oggi e giovedì stanno approvando delle delibere. Il comportamento della Giunta Conti è uno dei fattori cruciali che porterà alla liquidazione della Sds e neppure si degna di essere presente all’assemblea dei soci decisiva".
Gab. Mas.