
Eike Schmidt, ex candidato sindaco
"In un anno 160 interrogazioni da noi portate in Consiglio comunale non hanno ricevuto risposte da parte della giunta: è inaccettabile. È un atteggiamento che va nella direzione di mettere un freno all’opposizione". Eccolo l’affondo, a Palazzo Vecchio, dei consiglieri di centrodestra Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini (lista Schmidt), Alberto Locchi (Fi), Matteo Chelli (Fdi), Luca Santarelli (Noi modrati) e Guglielmo Mossuto (Lega). Nel mirino è finito soprattutto l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio: "Non risponde", hanno detto i consiglieri. E l’insospettabile Eike Schmidt ha poi preso la parola, quasi una "difesa" di Giorgio o comunque un tentativo di spiegare che l’assessore ha qualche attenuante a pensarci bene: "Non risponde anche a causa della concentrazione di deleghe importanti su un solo assessore", ha detto Schmidt facendo riferimento al fatto che Giorgio ha deleghe pesanti come mobilità, viabilità, tramvia, sicurezza urbana, polizia municipale, transizione ecologica. "Però allora perché gliene sono state date così tante?", ha punzecchiato qualcuno. E ancora: "Dal precedente assessore alla mobilità Giorgetti c’era disponibilità assoluta, rispetto assoluto. Non è solo una questione di tempi di risposta, ma le risposte date da un assessore alle minoranze sono spesso condite da arroganza e saccenteria", ha attaccato Santarelli. In generale, ha spiegato Bambagioni, "vogliamo lanciare un appello e una denuncia unitaria - ha spiegato Bambagioni -. Ci sono mozioni che sono in fortissimo ritardo rispetto alla gestione del sindaco precedente Nardella". Di "modo pensato a tavolino per mettere in difficoltà la minoranza" parla Locchi. Per Chelli c’è la "volontà di annebbiare l’operato delle opposizioni". "L’opposizione viene sminuita e ignorata, e così i cittadini esclusi e senza risposta aumentano. Sono ben 47 le interrogazioni su 58 della Lista civica Eike Schmidt che hanno avuto risposta in ritardo. Come quella che, per tempo, avevo presentato sui lavori di via Bolognese", ha concluso Sabatini.
Niccolò Gramigni