
Il presidente Andrea Boccardo
La minoranza lascia il consiglio comunale: scontro su orari e presenze in aula. Sono ‘passate’ due pratiche assai importanti nella recente seduta del consiglio, sulla rotatoria di Marignana e di Orbicciano, ma era tardi e le opposizioni se ne sono andate. "Una scena che mai avremmo voluto vedere – grida il sindaco Marcello Pierucci – stavamo votando la variante per permettere l’avvio dell’iter per realizzare due opere attese e invocate da tanti cittadini. I consiglieri di minoranza hanno lasciato il consiglio perché erano “stanchi”. Ma qual è il loro rispetto del ruolo che rivestono?".
Non solo, ieri e’ scoppiato di nuovo il caso ‘Boccardo’, con la mozione di sfiducia al Presidente del consiglio comunale (Pd) che aveva ‘ripreso formalmente’ il consigliere azzurro Andreini per le assenze. Ma dai detrattori si scagliano frecce contro il sindaco e gli assessori: "Il nostro è stato un gesto di protesta contro il modo di gestire il consesso comunale, con comportamenti reiterati e ormai divenuti abitudinari – ribatte la meloniana Claudia Bonuccelli –; il consiglio comunale viene convocato a pomeriggio inoltrato e non viene concessa nessuna pausa; già di per sé questa sarebbe un’organizzazione alquanto discutibile, ma è ulteriormente aggravata dal fatto ad un certo punto gran parte dei consiglieri di minoranza, assieme a sindaco e assessori, nella totale mancanza di rispetto delle istituzioni, si allontana dalla sala consiliare per andare a rifocillarsi in corridoio o in altre stanze del palazzo comunale".
Un comportamento inadeguato e irrispettoso nei confronti dell’assemblea comunale e di noi consiglieri di minoranza che restano al loro posto, stando alla Bonuccelli. E poi deciderebbero orari, pratiche, tempi tutto a modo loro e qualcuno mangerebbe perfino panini in aula. Ma Pierucci non lascia passare: la fame non giustifica assenze e fughe. E nemmeno di azzannare merendine fuori. Urge la pausa cena.
Isabella Piaceri